Il Sigillo d’Ateneo al procuratore Gratteri

L’alto riconoscimento dell’Università ad uno degli uomini simbolo della lotta alla ’Ndrangheta. Cerimonia fissata a fine maggio

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Il Procuratore della Repubblica nel Tribunale di Catanzaro, figura di grande spicco nella lotta alla criminalità organizzata, in particolare alla ‘Ndrangheta, saggista e ora prossimo a ricevere il Sigillo di Ateneo dell’Università di Urbino. A fine maggio, il calabrese Nicola Gratteri sarà insignito dell’onorificenza dalla Carlo Bo, aggiungendosi alla lista di personaggi illustri che l’hanno ricevuta, tra cui lo scrittore Andrea Camilleri, il già cancelliere della Repubblica federale tedesca Gehrard Schroder, i premi Nobel Carlo Rubbia e Tawakkul Karman, la scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo, lo scrittore e giornalista Sergio Zavoli e altri ancora. L’evento è frutto della collaborazione dell’Università di Urbino con l’Associazione culturale Corrado Alvaro "Calabresi nelle Marche" e sarà lo stesso magnifico rettore, Giorgio Calcagnini, a conferire il Sigillo. Nelle motivazioni, si legge tra l’altro di un percorso al quale Gratteri "è sempre rimasto fedele: quello di coordinare indagini condividendo con gli altri soggetti della Procura difficoltà e successi. Non una scalata in solitaria, né tantomeno protagonismi ai quali l’opinione pubblica sembra ormai assuefarsi, ma un gioco di squadra condotto con una lungimirante professionalità, nutrita di passione civile. Sotto scorta dal lontano 1989, è da sempre nel mirino delle cosche affiliate alla ‘Ndrangheta, alla Mafia e alla Camorra, per aver condotto operazioni sulla criminalità organizzata e sulle rotte internazionali del narcotraffico".

Nato nel 1958 a Gerace, Reggio Calabria, Gratteri si è laureato in Giurisprudenza a Catania, diventando magistrato due anni dopo. Da subito si è impegnato nella lotta alle criminalità organizzate, diventando procuratore aggiunto nel Tribunale di Reggio Calabria nel 2009. Oltre a tante operazioni dirette contro i clan, per scoprirne le ramificazioni in Italia e per troncare traffici di droga tra Calabria e Americhe, ha ricoperto diversi incarichi, tra cui: componente della task force per l’elaborazione di proposte in tema di lotta alla criminalità organizzata, consigliere della Commissione antimafia e presidente della Commissione per l’elaborazione di proposte normative in tema di lotta alle mafie.

Procuratore dal 2016, ha sempre speso tempo per incontrare i giovani nelle scuole e spiegare loro perché non "convenga essere ‘ndranghetisti", scrivendo numerosi saggi, assieme ad Andrea Nicaso, su ‘Ndrangheta e altre mafie.