Impressionanti le anomalie termiche di aprile

Anomalie meteorologiche influenzano raccolti e vegetazione: freddo tardivo danneggia olivi, ma grani e limoni si riprendono. Piogge e neve inaspettate a fine aprile.

I grani sono belli – i freddi passati hanno rovinato affatto gli olivi, che quest’anno non daranno che poco o punto frutto. I vermi infetti del grano che danneggiarono tanto sull’ottobre, sono scomparsi almeno per ora – anche i grani corrotti nell’ottobre hanno rimesso nuovi getti. Al padiglione rovinati tutti i frutti dei limoni, benché chiusi sotto vetri.

Dal Registro meteorologico

21 aprile 1864

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Ritrovarsi in un clima tardo invernale dopo aver assaporato l’estate, è questa l’ennesima anomalia di questo strano periodo meteorologico, ma andiamo per ordine. Aprile, in linea con i dieci mesi precedenti, si è presentato con anomalie termiche positive impressionanti, in un "crescendo rossiniano" che ha quasi toccato i 10°C di anomalia positiva e culminato il giorno 14 quando nella stazione di Fermignano il termometro ha raggiunto i 30,8°C, nuovo record assoluto per questo mese.

Il tutto accompagnato da vento di Libeccio (Garbino) a tratti impetuoso con picco di 108 Km/h, carico di sabbia sahariana che ha reso la colonna d’aria talmente densa e opaca da limitare, seppur in assenza di nuvole, l’insolazione diretta, condizioni tipiche da piena estate. Fin qui la grande assente è stata la pioggia. Dal giorno 17 improvviso cambio di rotta, una serie di perturbazioni in discesa dalla penisola scandinava alimentate da aria artica ci hanno fatto ripiombare in un clima tardo invernale sicuramente più consono ai canoni di stagione. Ecco tornare la pioggia con i primi tuoni e qualche breve rovescio di grandine ma anche la neve sull’Appennino come non se ne era vista durante tutto l’inverno, tanto da consentire la riapertura degli impianti sciistici sui monti Sibillini dopo un solo weekend di lavoro in tutto l’inverno. Dieci giorni consecutivi sotto media non si registravano da maggio 2023. Nonostante tutto nel complesso il mese è risultato decisamente caldo, 2°C oltre le attese, con un deficit di precipitazioni del 35% e con questo sono 10 i mesi consecutivi sotto media. Tornando al commento di apertura tratto dal registro del 1864, è importante sottolineare che queste improvvisi mutamenti delle condizioni meteorologiche hanno un impatto molto negativo su animali e vegetali, sappiamo bene quanti danni possono fare le gelate tardo primaverili. Padre Serpieri ha sempre dedicato particolare attenzione e prezioso supporto scientifico a un territorio che nell’Ottocento vedeva nell’agricoltura e nell’allevamento le principali attività trainanti dell’economia locale. Non desti stupore quindi il curioso commento del 10 aprile 1854: "Importante notizia! Questa sera ricompariscono per i muri i porcellini di sant’Antonio", accanto alla precisa descrizione tratta da una cartolina agraria inviata al Ministero nell’aprile 1884: "Campagne prospere con grani molto promettenti. Nessun danno dalla grandine caduta più volte con la pioggia. Messi a nascere i bachi da seta. Fava tutta in fiore. Sospesa la piantagione del formentone a causa delle troppe piogge".