ANTONELLA MARCHIONNI
Cronaca

La nube nera dell’incendio di Umbertide visibile anche nel pesarese ma "nessun pericolo"

Lo spavento dal giorno di Pasqua. Cosa è stato deciso dalla riunione con Protezione civile, Arpa Marche e sindaci di Cagli, Apecchio e Cantiano

A sinistra, la nube dell’incendio della fabbrica di Umbertide visto da Massa di Cagli

A sinistra, la nube dell’incendio della fabbrica di Umbertide visto da Massa di Cagli

Pesaro, 21 aprile 2025 – Allarme anche nel pesarese per la vasta nube nera che si è alzata a seguito dell’incendio alla Lucyplast Spa, che si trova nella zona industriale di Pian d’Assino a Umbertide. Erano circa le 18 di ieri quando i cittadini hanno iniziato a vedere le fiamme e una enorme nube nera, visibile da chilometri di distanza.

Protezione civile, Arpa Marche e sindaci di Cagli, Apecchio e Cantiano, però, al termine della riunione del comitato interregionale di protezione civile Umbria – Marche, rassicurano. “Nel corso della riunione è stato comunicato che l'incendio è stato quasi completamente domato e a breve inizieranno le operazioni di bonifica – si legge in una nota -. La nube è ora estremamente rarefatta e contenuta. Le misurazioni effettuate da ieri pomeriggio fino a stamattina da ARPA Umbria presso Pietralunga non hanno fatto rilevare valori preoccupanti di polveri sottili e ossidi di azoto. La Regione Umbria ha stabilito di ridurre le restrizioni a un raggio di 5 km dal luogo dell'incendio. Al momento, quindi, non è stato rilevato alcun rischio per i nostri territori e conseguentemente non c'è alcuna esigenza di adottare misure restrittive. Sarà nostra cura aggiornarvi in caso di modifiche della situazione attuale che potrebbero coinvolgerci”.

A che punto è lo spegnimento dell’incendio

Nella notte i vigili del fuoco hanno continuato senza sosta le operazioni di spegnimento. L'incendio risulta quasi completamente domato, anche se alcuni piccoli focolai isolati restano attivi.

Per completare le operazioni di bonifica e mettere in sicurezza l'area, sono stati attivati i mezzi speciali dei Gruppi operativi speciali.

Le operazioni sono state condotte utilizzando grandi quantità d'acqua e schiumogeni, necessari per circoscrivere il rogo e impedire il propagarsi delle fiamme alle strutture limitrofe.

Per quanto riguarda le acque di spegnimento, le stesse risultano al momento confinate all'interno della vasca di trattamento delle acque di prima pioggia a servizio della ditta e le acque superficiali circostanti non risultano coinvolte