Influenza 2019 Pesaro, il medico. "Attenti alla suina. E fate i richiami"

E’ la variante più pericolosa, come insegna il 2018. Il punto di Marco Monaldi, direttore del servizio

Marco Monaldi

Marco Monaldi

Pesaro, 13 dicembre 2019 - La macchina della campagna antinfluenzale 2019-2020 si è messa in moto e l’Osservatorio epidemiologico del ministero della Salute ha diramato i primi dati del contagio registrando a Pesaro-Urbino nella quarantottesima settimana dell’anno un’incidenza di 0,3 di casi ogni mille abitanti, dopo settimane inchiodate allo zero. Dottor Marco Monaldi, direttore del servizio Vaccinazioni dell’Area Vasta 1, siamo all’inizio dell’epidemia? "Direi di sì, anche se l’andamento non si discosta sia da quello regionale che da quello nazionale, con numeri simili allo scorso anno. L’arrivo improvviso del freddo potrebbe però anticipare il picco epidemico a gennaio, anche se tutto dipenderà dal meteo".

Leggi anche Influenza, quasi un milione i colpiti - Sintomi, vaccino e falsi miti Fino a quando è opportuno vaccinarsi? "Fino alla fine del mese di dicembre, sperando che il vaccino sia ancora disponibile". Quale obiettivo vi siete posti? "Vogliamo superare la copertura vaccinale che lo scorso anno è stata del 53% nella popolazione anziana, e di avvicinarci a quella ottimale fissata al 75%. Purtroppo dobbiamo ancora combattere con gli effetti negativi della pandemia del 2010 e il successivo ritiro dei lotti di Fluad, il vaccino che due anni dopo era stato erroneamente collegato a tanti decessi" Ricordi a chi viene somministrata gratis l’antinfluenzale... "E’ gratis per gli over 65 che hanno la necessità di una copertura e che potranno associarlo al vaccino anti-pneumococco. Poi i soggetti, bambini ed adulti, portatori di patologie a rischio, i soggetti dediti a lavori di pubblica utilità gli operatori sanitari, le donne in gravidanza anche se nei primi 3 mesi". E gli altri, cioè coloro che non si vogliono ammalare durante l’inverno, cosa devono fare? "Possono andare in farmacia e acquistare il vaccino da farsi iniettare dal medico" E’ vero che l’influenza 2019 sarà particolarmente violenta? "I rischi maggiori sono legati alle nuove varianti di virus A, H3N2 e H1N1, ma non mancheranno i virus B/Colorado e B/Phuket. In particolare l’H1N1, detta in gergo influenza suina, non ci ha mai abbandonati dal 2010 e lo scorso anno è stata responsabile di oltre il 70% delle forme gravi registrate nel nostro territorio, tre delle quali sono finite in rianimazione". Questo ceppo è nel vaccino 2019? "Sì, il vaccino che abbiamo acquistato a 4 ceppi, contiene anche l’antigene dell’H1N1 e può essere somministrato a tutti, dai bambini fino ai pazienti ultrasettantenni. Il vaccino trivalente potenziato con squalene invece serve ad ampliare la risposta, ed è indicato soprattutto nei soggetti immunodepressi o nei grandi anziani". Chi è stato vaccinato negli ultimi 10 anni può considerarsi al sicuro? "Non del tutto perché il virus cambia continuamente e il nostro organismo non riconosce le sue mutazioni, ogni anno bisogna fare il richiamo".