La Festa dell’Aquilone è un marchio. Riconoscimento dopo 69 anni

La tradizione cittadina si afferma sempre più come valore di riferimento per il territorio

La Festa dell’Aquilone è un marchio. Riconoscimento dopo 69 anni

La Festa dell’Aquilone è un marchio. Riconoscimento dopo 69 anni

La Festa dell’aquilone è diventata un marchio registrato. L’atto è stato depositato il 4 marzo, portando a un livello ancora superiore l’evento, nato nel 1955 e diventato una tradizione cittadina conosciuta anche all’estero. Era il settembre 2023 quando Massimiliano Sirotti sostenne la necessità della registrazione, sette mesi dopo è lo stesso presidente del Consiglio comunale, insieme a Giulia Volponi, presidente di Urbino Servizi, e Isotta Pretelli, presidente dell’associazione Le contrade di Urbino, ad annunciare tale risultato: "È un passo importante per il nostro evento, di rara bellezza, che coinvolge da decenni grandi e piccoli e fa parte della storia recente di Urbino. La registrazione è un’altra dimostrazione della programmazione di questa amministrazione comunale nel tutelare uno degli appuntamenti più importanti della città. Un’azione mai fatta prima, che permetterà di sviluppare ulteriormente la manifestazione".

Disputata 68 volte, la Festa mette in competizione le 10 contrade di Urbino nella prima domenica di settembre, in cui il cielo delle Cesane, zona della competizione da anni, si trasforma in un mosaico di carta, bambù e filo. Alla gara principale, vinta dalla contrada che abbia lanciato un aquilone tradizionale più lontano e in alto delle altre nove, nel tempo se ne sono affiancate alcune collaterali, come quella degli aquiloni di bellezza o quelle individuali del sabato.

L’associazione si dice "molto soddisfatta" e Pretelli spiega: "La registrazione riguarda anche il logo ideato da Sandro Sanchini. La nostra manifestazione è unica nel proprio genere ed è la più longeva in Italia, perciò era importante tutelarne nome e identità, visto il proliferare di eventi aquilonistici. Il prossimo obiettivo è tutelare la nostra modalità di costruzione delle comete, anch’essa unica e particolare. Siamo certi che questa pratica antica possa entrare nel patrimonio immateriale".

Altro passo sarà far inserire la Festa tra i giochi contemplati dall’Associazione giochi antichi di Verona, che organizza il festival Tocatì: Sirotti ne ha già parlato al direttivo e il tema si approfondirà.

"La registrazione certifica ulteriormente l’importanza della Festa – afferma Volponi –, organizzata da Urbino Servizi ogni volta più in grande, con l’obiettivo, perseguito da amministrazione e contrade, di farla diventare sempre più unica. Inoltre, è uno stimolo ad allestirla ancora meglio, perché non è solo la festa degli urbinati, ma una manifestazione di pregio nazionale".

Foto di Davide Bastianelli

Nicola Petricca