"La Regione deve una spiegazione ai lavoratori"

La consigliera regionale Pd, Vitri: "Sono 39 interinali a cui spetta il premio Covid dello Stato. Per Asur Marche 32 sono fantasmi"

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"E’ vergognoso che la Regione dopo cinque mesi ancora non abbia dato uno straccio di spiegazione ai 39 lavoratori, precari della sanità, gabbati sulla premialità Covid". La consigliera regionale Pd, Micaela Vitri, è al fianco dei lavoratori in somministrazione ad Asur Area Vasta 1, in scadenza di contratto tra dicembre e gennaio, considerati dallo Stato al pari degli eroi del Covid, ma trattati dall’amministrazione sanitaria al pari di fantasmi.

In sintesi ai 39 addetti spetterebbe la premialità Covid: quasi 800 euro a testa per aver svolto in ospedale, senza riserve, il proprio dovere, nei tempi più duri della pandemia. Ad oggi solo 7 su 39 hanno la speranza di vedersi erogato quel riconoscimento nonostante il decreto ministeriale di assegnazione porti la data del 30 novembre. Perché? Secondo la ricostruzione fatta dal sindacato Cgil Nidil l’Asur Marche avrebbe sbagliato a contare i propri addetti e ha comunicato allo Stato un numero inferiore: 7 invece di 39. Quando lo Stato ha erogato le premialità Covid per 7 e non per 39 è iniziata la mobilitazione per ottenere una spiegazione una riparazione al danno. Ad attivarsi in Consiglio regionale per capire le ragioni dell’errore o dell’esclusione di una parte degli interinali è stata la consigliera regionale Vitri che ha presentato una interrogazione all’assessore Saltamartini. "Non solo la spiegazione dell’assessore non ha dato elementi per capire cosa fosse successo – conferma Vitri –, ma con enorme delusione e rabbia apprendo che in cinque mesi nessuna attenzione sia stata mossa verso quei lavoratori. Era il 12 luglio quando in Assemblea Legislativa è arrivata la risposta alla mia interrogazione del 30 giugno in cui chiedevo: “Con quali criteri è stato comunicato al Ministero il dato sui lavoratori in somministrazione impiegati nella sanità della Regione e come intendono tutelare i lavoratori esclusi dalla premialità Covid“. Mentre l’assessore Saltamartini nella sua risposta confermava scandendo il numero errato di 7 dipendenti, l’ho educatamente invitato alle dovute verifiche ritenendo inaccettabile che proprio i lavoratori della nostra sanità diventassero fantasmi. Un mese dopo, il 13 settembre, ho voluto partecipare alla manifestazione di protesta indetta dai sindacati Nidil Cgil davanti all’ospedale di Urbino portando la mia vicinanza ai lavoratori. Sono delusa da questa Regione, rimasta sorda ad un mio atto ufficiale in Assemblea legislativa, a un presidio di lavoratori e sindacati, ma soprattutto sono indignata di fronte a una politica che non dialoga con i propri cittadini".