"La sanità pubblica sta morendo Ascoltate l’opinione dei sindacati"

Martedì ci sarà un confronto tra Anaao Assomed Marche e l’amministrazione Ast Pesaro e Urbino

"La sanità pubblica sta morendo  Ascoltate l’opinione dei sindacati"

"La sanità pubblica sta morendo Ascoltate l’opinione dei sindacati"

"La sanità pubblica sta morendo lentamente, è il momento di ascoltare le organizzazioni sindacali". Lo sostiene Alfredo Rossini, segretario aziendale Anaao Assomed Ast Pesaro e Urbino e vice segretario regionale di Anaao Assomed Marche, traendo spunto dall’incontro indetto per martedì 28 tra l’amministrazione di Ast Pesaro e Urbino e i sindacati che rappresentano gli operatori sanitari.

Un’apertura al dialogo che Anaao Assomed Marche "accoglie con favore, pur ricordando che l’attuale dirigenza non sia nel pieno esercizio delle proprie funzioni, essendo amministrata da un commissario, in attesa della nomina del direttore generale". Tale interlocuzione è comunque "non solo opportuna, ma davvero auspicata – sostiene Rossini –, ed è il momento di ascoltare le organizzazioni di rappresentanza dei medici e dei dirigenti sanitari, che non potranno che dipingere un quadro a tinte fosche della sanità pubblica, la quale si avvia tristemente verso una fine lenta ma certa. L’agonia del Sistema sanitario nazionale riguarda sia le sue articolazioni territoriali, sia quelle ospedaliere, che riescono a soddisfare le richieste di assistenza da parte dei pazienti con sempre maggiori difficoltà, per prestazioni offerte troppo spesso lontane dal domicilio e in tempi non certo tempestivi. Però non ci arrendiamo a questo logoramento e a questa deriva e la riunione fissata per la prossima settimana sarà l’occasione nella quale ribadiremo il nostro fermo impegno per far sì che la sanità resti sempre pubblica e accessibile per il paziente". In provincia, la legge regionale 192022 che ha riformato l’organizzazione sanitaria marchigiana ha portato alla nascita dell’Ast Pesaro e Urbino, come sommatoria dell’ex Azienda sanitaria Marche Nord e dell’Area vasta 1.

Secondo Anaao Assomed, l’accorpamento ha portato con sé ulteriori complicanze, che necessitano l’assunzione di decisioni riguardanti la governance del servizio. "La creazione della nuova azienda ha lasciato indietro alcuni contenziosi economici che vanno sanati, per garantire a tutti i medici i giusti riconoscimenti – spiega Rossini –. Non si parla di pendenze che riguardano l’emergenza Covid-19, ma anni di esercizio addirittura precedenti".

Nicola Petricca