La scuola c’è, ma la strada manca A Cuccurano servono 500mila euro

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"Progettare e realizzare la strada di collegamento tra via Dubcek (dove si affaccia la scuola primaria di Cuccurano inaugurata a settembre 2021), e la Flaminia".

E’ la richiesta avanzata dai genitori dei bambini che frequentano quella scuola e di cui si fanno portavoci le consigliere comunali del centrosinistra Carla Luzi (In Comune) e Agnese Giacomoni (capogruppo Pd): servono progetto e risorse per circa 500mila euro. Un intervento considerato urgente alla luce del prossimo avvio dei lavori per la realizzazione del nido e della scuola dell’infanzia che dovranno sorgere a fianco dell’attuale edificio scolastico che ospita le elementari.

"Quella strada è indispensabile per far defluire il traffico verso la Flaminia – denuncia Giacomoni – annunciata e promessa non è stata ancora né programmata né progettata". "E’ più che mai urgente – incalza la collega Luzi – rispondere alle esigenze dei cittadini-genitori: la strada deve essere una priorità per questa amministrazione". E ancora Giacomoni, piuttosto polemica con la sua maggioranza: "Se l’amministrazione si era impegnata a realizzare il collegamento via Dubcek-Flaminia, chi ha cambiato idea? E in virtù di cosa? Del fatto che i bambini debbano andare a scuola da soli? Cuccurano e Carrara si estendono sulla via Flaminia e l’idea di mandare i bambini a scuola da soli, in questo caso, mi sembra inapplicabile e irrealistico: ritenere che un bambino che abita in via del Pietrisco o in via Arno possa raggiungere la scuola da solo è una sconsiderata follia, dati i pericoli della Flaminia. In quella via il Comune costruirà anche un asilo nido e scuola dell’infanzia e non credo che i bambini di quella età vadano a scuola, a piedi, da soli".

Aggiunge Luzi: "Oltre alla strada è indispensabile un percorso da condividere con le famiglie per cercare di trovare soluzioni per l’autonomia dei piccoli negli spostamenti: la Flaminia è una strada pericolosa e al momento non è prevista una ciclabile a fianco della vecchia ferroviaria". Secondo Giacomoni "se l’amministrazione si fosse impegnata con determinazione a realizzare una ciclabile sicura accanto alla ferrovia Fano-Urbino – progetto fatto abortire con grande convinzione – magari si poteva immaginare un percorso protetto in cui lasciare i bambini più autonomi". Considerazioni diventate oggetto di una mozione sottoscritta da Luzi (prima firmataria) e Giacomoni.

Anna Marchetti