Non saranno l’assenza della super mediana titolare, né lo spessore dell’avversario, né la tradizione negativa a schiodare Roberto Stellone dalle sue convinzioni: ‘Attaccare con coraggio, piuttosto che stare ad elemosinare il punto’, ordina ai suoi. Si va ad Arezzo, dove la Vis non ha mai vinto in 12 uscite. O meglio: ha vinto una volta (’92-93, gol di Zagati), ma si giocava a San Giovanni Valdarno, gara poi annullata per il ritiro in corsa degli amaranto.
Si affronta una squadra costruita per i primissimi posti, come ammonisce il tecnico vissino, si ignora il vaticinio dei bookmakers che danno i toscani favoriti, si gioca come sempre. Spavaldi. Le bruciature con la Torres? Acqua passata, come il 2024, con qualche distrazione inattesa, ‘ma io di quella partita mi tengo il ricordo come una delle nostre migliori’.
Lo scontro diretto di oggi? La locuzione non piace al mister ‘E’ una partita come le altre. E il nostro obiettivo non cambia: prima la salvezza. Se la centriamo nelle prossime 3-4 partite, allora sì che potremmo dedicarci ad altro’. Prima volta senza i fedelissimi e inseparabili Pucciarelli e Paganini, seconda senza i fedelissimi tifosi al seguito.
Tutti a pensare cosa si inventa stavolta Stellone, invece si va su scelte ortodosse: l’arretramento di Di Paola affiancato da Obi (che i test danno in palla), con l’inserimento sulla trequarti di Orellana, cui toccherà schermare il play Santoro. Per il resto solita Vis, con le punte variamente disposte: Cannavò a tutta fascia, Nicastro e Okoro tandem avanzato.
Quanto alle sirene di mercato, tappi nelle orecchie per i diretti interessati e parole chiare da parte del tecnico: ‘Su certi giocatori – con riferimento ai prestiti, su tutti Coppola e Okoro - non siamo noi a decidere. Ma se anche dovessimo perdere due, tre, quattro giocatori importanti, abbiamo già le idee chiare su come sostituirli’. Si annunciano dunque partenze dolorose? ‘Mi auguro di no, ma non dipende da noi’. Per chi invece ha giocato meno e vuole cambiare aria, porte aperte: ‘Chi vuole più spazio è bene vada a trovarlo altrove’.
Che partita sarà? ‘Uomo contro uomo in tutte le zone del campo’, prevede Stellone, oggi per la prima volta da ex ad Arezzo, dove non è riuscito a scongiurare una traumatica retrocessione. Una gara comunque diversa dall’andata, quando la Vis, anche per ammissione del collega Troise, era stata brava anche a sfruttare l’effetto sorpresa.
Il tecnico degli amaranto non rischia il nuovo acquisto Gilli e prepara un tridente senza riferimenti, con Guccione, Tavernelli e Pattarello liberi di scorrazzare in ogni dove, Ogunseye e Gucci (divenuto esubero) in panca. ‘Dovremo essere bravi a dirottarli sugli esterni per poi chiudere il campo’, dice Stellone, sapendo già che i suoi saranno sottoposti allo stress di infiniti duelli individuali.