“Le parole del tempo“. Poesia limata e raffinata da un grande chirurgo

Il neurochirurgo e poeta Gilberto Vergoni presenterà la sua raccolta "Le parole del tempo" a Pesaro, in un evento che coinvolgerà anche la sua ex insegnante di liceo. Un incontro imperdibile per scoprire il lato poetico di un medico del cervello.

“Le parole del tempo“. Poesia limata e raffinata da un grande chirurgo

“Le parole del tempo“. Poesia limata e raffinata da un grande chirurgo

"E poi, ancora storie, / ma di uomini e di donne / di sofferenze e di vittorie / nel compulsivo fare oggi perché un domani sia": sono versi tratti dalla raccolta di poesie “Le parole del tempo“ (peQuod), l’autore si chiama Gilberto Vergoni ma oltre che al computer potrebbe averle scritte anche col bisturi o il laser visto che si tratta di un neurochirurgo di lunga milizia residente e operante a Cesena dopo essere non solo nato dalle parti di Fano, ma di aver frequentato il liceo classico “Mamiani“ di Pesaro dove ha avuto per docente di storia dell’arte e di italiano la professoressa Grazia Calegari, insegnante che il dottor Vergoni si limita a definire "donna e docente meravigliosa capace di farci studiare e capire insieme".

Ed è qui che scatta una delle più elevate “rimpatriate“ scolastiche che certo coinvolgerà anche altri studenti della classe di allora: domani, alle ore 17,30, il dottor Vergoni sarà alla Biblioteca San Giovanni di via Passeri a Pesaro per presentare “Le parole del tempo“ – sua seconda opera dopo “Fragmenta Animae Meae“ – conversandone proprio con la professoressa Calegari. "Dal liceo Mamiani alla poesia attraverso la neurochirurgia": mai locandina fu più appropriata per un incontro come quello di domani sera e per questo poeta che è "medico del cervello ma non trascura il cuore" ed ha già avuto ampi riconoscimenti in campo nazionale per i suoi versi.

Sono cento liriche che testimoniano la sua evoluzione di poeta che "trova nella scrittura un equilibrio tra l’irrequietezza di una professione che combatte una guerra mai finita, e la serenità che deriva dal fermare, anche solo per un attimo, la lenitiva leggerezza di un’emozione". Vediamo già la prof Calegari in cattedra: "allora, caro Gilberto Vergoni, sentiamo queste famose poesie".

Da non perdere, ingresso libero.

f. b.