Lettera aperta agli enti pubblici: "Perché non studiate l’ipotesi di ripristinare l’Urbino-Roma?"

Il professor Alberto Renzulli racconta un suo viaggio verso la Capitale. E propone...

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Caro Carlino,

Corriera Urbino-Roma: perché non ripristinarla? Vorrei tornare, con varie riflessioni, sull’argomento del trasporto pubblico da Urbino (e tutto l’entroterra della provincia di Pesaro-Urbino) per Roma, anche alla luce di una mia personale esperienza. Ebbene, lunedì 4 luglio per un mio trasferimento a Roma per motivi di lavoro decido di prendere il bus di Ami SpA alle ore 6.30 dal Terminal Santa Lucia di Urbino alla volta della stazione ferroviaria di Fabriano, in coincidenza per Roma con il Frecciabianca delle ore 8.38.

Unico passeggero salito a Urbino, il viaggio continua lungo le dissestate strade dell’entroterra con continui restringimenti e cambi di corsia per lavori, semaforo rosso (stop di sette minuti) alla galleria della Contessa per senso unico alternato e ogni sorta di imprevisti tali da mettere a rischio la coincidenza con il Frecciabianca. Non a caso l’orario iniziale di partenza del bus di Ami da Urbino è stato alla fine di aprile, per qualche giorno, alle ore 6.40, poi anticipato provvidenzialmente di dieci minuti per il rischio reale di perdere la coincidenza! Fortunatamente arrivo alle ore 8,28 alla stazione FF.SS di Fabriano, giusto il tempo per dirigermi al sottopassaggio e prendere il treno. Ho viaggiato come unico passeggero da Urbino a Fabriano in un pullman da 43 posti. Nessun altro passeggero è salito nelle fermate intermedie di Bivio Borzaga, Acqualagna, Cagli e Gubbio. E parlando con l’autista, i passeggeri di questa corsa mattutina Urbino-Fabriano non sono mai più di tre-quattro, tranne una volta con un gruppo più numeroso di studenti. Considerato che le corse giornaliere Urbino-Fabriano che Ami mette al servizio del pubblico sono quattro (due di andata e due di ritorno, tranne la domenica dove non ci sono le corse del pomeriggio) viene da chiedersi: perché questo servizio proposto da Ami per collegare Urbino a Roma (dopo più di due mesi dall’inizio) non trova un numero adeguato di passeggeri?

Poco pubblicizzato? Eppure, potenziali viaggiatori da Urbino per Roma e viceversa ci sarebbero: oltre ai turisti, anche molti studenti che vanno e tornano dalla capitale e molti docenti che gravitano sull’Università di Urbino. In effetti, nei mesi del 2021 quando ha operato Itabus col servizio diretto di pullman Urbino-Roma (via Perugia-Terni) la corsa arrivava a Roma sempre con un numero di passeggeri tra 10 e 15 (purtroppo non sufficienti per Itabus, società privata, per mantenere il servizio). Nella corsa della domenica pomeriggio Itabus partiva da Urbino con non meno di 15 persone (per lo più studenti che studiano a Roma) e riusciva a incrementarne il numero con i passeggeri in salita a Perugia e Terni. Ironia della sorte, il servizio della domenica pomeriggio è l’unico durante la settimana che non viene garantito dall’attuale orario Urbino-Fabriano di Ami. Perché non svolgere un’indagine conoscitiva (cittadini, studenti e docenti universitari) per indirizzare al meglio il ripristino della corriera per Roma?

Possibilmente modulandola nei diversi periodi dell’anno per frequenza e tipologia di bus? Possibile che Ami SpA, Comune di Urbino, Comuni dell’entroterra della provincia di Pesaro-Urbino, Regione Marche e Università di Urbino non riescano a sedersi attorno a un tavolo per provare a pensare a possibili soluzioni che trovino il gradimento di potenziali beneficiari? Chi intende prendere il treno per Roma ha già la possibilità di farlo col Frecciabianca a Pesaro delle ore 7,16 (senza neanche fare il cambio a Falconara Marittima) che... è in realtà lo stesso treno che passa a Fabriano alle 8,38... In molti a Urbino e nell’entroterra della provincia di Pesaro-Urbino vedrebbero invece con grande favore il ripristino della corriera diretta per Roma.

Alberto Renzulli, Urbino