
Transazione in dirittura d’arrivo sui canoni non pagati da Casa Vuelle. L’avvocato Terenzi: "Ci siamo quasi"
"Rimetti a noi i nostri debiti" (e in fretta), disse la Vuelle al Comune. Detto fatto, e la trattativa si concluderà entro i prossimi sette giorni per poche briciole. Il debito da circa 250mila euro per i canoni non corrisposti da parte di Casa Vuelle al Comune per la gestione dell’impianto di via Togliatti (e di cui il Comune non ha mai ultimato i lavori), si trasformerà in una transazione piccola piccola, di appena 30mila euro. A confermarlo è l’avvocato della Vuelle Maurizio Terenzi che, raggiunto telefonicamente, ha chiarito i contorni di una trattativa riservatissima che aveva cucito le bocche a tanti dei protagonisti coinvolti. Ad esempio, ad Ario Costa membro del Cda di Casa Vuelle. "Una trattativa che deve portare una soluzione senza dolore per nessuno – non si è sbottonato l’ex presidente –. A quanto ammonta il debito di Casa Vuelle nei confronti del Comune? C’è la riservatezza e quindi non mi fate questa domanda perché non dico niente".
Un canestro da 3, per la Vuelle, che chiuderà la partita imponendo la propria statura nei confronti della squadra di casa, cioè del Comune proprietario dell’immobile (i cui lavori non hanno mai visto la luce) e che, sulla carta, avrebbe dovuto comunque riscuotere i canoni. "L’obiettivo è riuscire a trovare un accordo in modo da non scontentare loro – era l’auspicio del sindaco Andrea Biancani - e non rimetterci troppo come amministrazione comunale". Tutto è bene quel che finisce bene: "Si conclude in maniera dignitosa per tutti – spiega l’avvocato Terenzi –. Se non ci saranno intralci, intoppi o altro dovremmo essere alle battute conclusive, è questione di pochissimo. Penso che la trattativa si concluderà la settimana entrante e con reciproca soddisfazione senza pesare troppo nelle tasche di nessuno dei due".
Ma con quanto si chiuderà la trattativa? "Parliamo di poche migliaia di euro", continua l’avvocato Terenzi. Cioè, appunto, intorno ai 30mila euro. Il debito iniziale a quanto ammontava? "E’ difficile parlare di debito – spiega l’avvocato – perché è vero che c’erano dei canoni non corrisposti ma anche dei lavori che non erano stati compiuti. Si trattava comunque di una somma importante, circa 250mila euro. Il Comune, resosi conto che l’impianto non era completamente utilizzabile, già aveva ridotto drasticamente il canone previsto".
L’analisi economica redatta il 13 gennaio 2021 dalla Vuelle a proposito della gestione del complesso sportivo riportava una prospettiva che, a vederla con la lente di oggi, fotografa un ‘grande sogno’ che invece ha assunto contorni molto diversi. "La gestione del complesso sportivo – si legge –, al netto della zona rappresentata dalla nuova struttura dedicata al basket per la quale non si sono calcolati valori economici in quanto dedicata alle attività del settore giovanile della VL Basket, è in grado di reggere un canone di gestione che, partendo da un valore base il primo anno dell’impianto completato pari a euro 80.000 arriverà progressivamente al secondo esercizio a euro 90mila, al terzo a euro 100mila. Successivamente, il canone sarà aumentato parametricamente in relazione all’andamento economico della gestione". Il tutto, però, è naufragato. Il Comune sta per accettare gli spiccioli e Casa Vuelle chiuderà i battenti.