
Blandini: "Un rischio per ciclisti, moto e auto. Impregnato il terreno vicino"
Liquami, dagli odori nauseabondi, scorrono lungo via Lancisi, a Borgo Santa Maria. In pratica ad un privato si è rotto il collettore con la fognatura pubblica: le acque nere si riversano, di conseguenza, in strada. Il problema è sotto gli occhi di tutti e in Comune, la prima segnalazione del forte disagio risale almeno da aprile di un anno fa.
La strada è ad intenso traffico visto che si tratta della via di collegamento principale con Pozzo Alto e tutta l’area in direzione Tavullia. "Si tratta di acque reflue che giorno e notte si riversano sul manto stradale recando pericolosi rischi di scivolamento per ciclisti, moto e auto – spiegano i consiglieri di quartiere Gaetano Blandini e Carlos Mayorga (nella foto) della lista di centrodestra “Ascoltiamo Pesaro –. I liquami hanno riempito le cuneette, sia a destra che a sinistra, formando alghe. Il continuo sversamento di acque nere ha impregnato il terreno limitrofo". Anche i consiglieri, sollecitati dai residenti stufi della bruttura e dell’inquinamento a cielo aperto, hanno segnalato il problema in Comune. "L’amministrazione ci ha risposto in modo dettagliato: è a conoscenza del problema e ha già redarguito il proprietario. Ha individuato che le responsabilità di quanto accade sono di un privato tutt’oggi inadempiente nonostante abbia avuto numerose sollecitazioni a bonificare l’area". Dalla richiesta di informazioni, infatti, è emerso che l’assessorato all’ambiente ha intimato al privato di agire a gennaio, su richiesta dell’Azienda sanitaria territoriale e a marzo. Ma è evidente che la questione non si sia risolta. Secondo noi è ormai necessario un intervento perentorio: chiediamo all’amministrazione di sanare e di rifarsi dei costi sostenuti sul privato inadempiente. Anche perché sono tanti i cittadini disturbati dal disagio creato dai liquami in strada – dicono Blandini e Mayorga –. Nell’ordinanza firmata dal sindaco risalente a marzo, al privato, è stato detto di intervenire, ripristinando il collegamento del collettore alla fognatura pubblica, entro il 29 aprile.
Ad oggi nulla è cambiato – accertano i consiglieri di minoranza –. Per questo vorremmo sensibilizzare l’amministrazione comunale perché intervenga, addebitando i costi a chi oggi ha ignorato ogni richiamo".