
L’orto botanico è ora un bene nazionale
Un importante riconoscimento è arrivato pochi giorni fa per l’orto botanico di Urbino. Non si tratta di un premio attinente la botanica, ma qualcosa di più importante, che riconosce la valenza storica del bene nel suo unicum e nella sua complessità, dall’ingresso monumentale ai terrazzamenti, dalla biodiversità all’importanza culturale.
L’orto botanico dell’università di Urbino è stato ufficialmente dichiarato “Bene di interesse storico - artistico – architettonico“ dal Ministero della Cultura, divenendo da ora in poi sottoposto a tutte le tutele e i vincoli che si applicano ai monumenti italiani artisticamente meritevoli.
Il prefetto professor Andrea Pompa non nasconde la soddisfazione per la bella notizia: "Sono stato nominato circa un anno fa e devo dire che mi sono molto impegnato in questo periodo per espletare tutto l’iter burocratico affinché l’orto venisse inserito tra i beni tutelati dallo Stato, al pari di tanti altri monumenti, chiese, edifici. Il nostro orto botanico è un sito eccezionale nel panorama già di per sé ricchissimo di Urbino, e l’ateneo ha sostenuto e appoggiato questa mia proposta, che sarà utile sia per accedere ad eventuali finanziamenti futuri, sia perché è un attestato di valenza culturale che ci rende orgogliosi".
Il professor Pompa, docente di fisiologia vegetale, spiega poi il bel momento che sta vivendo l’orto, sotto vari aspetti: "L’orto botanico sta attraversando un periodo di grazia: stiamo rifacendo proprio in questi giorni i vetri dell’ingresso, sia interni che esterni, che permetteranno tra l’altro di vedere l’atrio affrescato anche a cancello chiuso, da fuori. Entrati nel giardino, sulla destra c’è un pozzo sui cui sarà messa una chiusura in vetro per vedere dentro. Analoghe vetrate saranno poste anche sulle vasche presenti nell’orto. Due alberi monumentali morti da tempo sono in fase di trasformazione grazie all’artista Michele Cotelli, che li userà come basi per due sculture in resina, “Adamo ed Eva“. Stiamo aprendo l’orto agli spettacoli teatrali: uno ne è stato fatto con Urbino Teatro Urbano e altri ci saranno l’11 agosto, il 25 agosto e l’8 settembre. Continueremo, per quanto il luogo lo consenta, a utilizzarlo per eventi e attività culturali".
L’orto botanico urbinate, fondato nel 1809, è l’unico sito a circa 500 metri sul livello del mare. "I cambiamenti climatici – prosegue il prefetto – qui sono meno impattanti e quindi si conservano meglio le piante, sia autoctone che tropicali. Continuiamo a fare tanta ricerca, come gli studi finalizzati a realizzare farmaci basati su proteine ricombinanti. Quest’anno abbiamo aperto al pubblico in aprile e chiuderemo a fine ottobre, dal lunedì al venerdì con orario 8,30 – 13,30. Solo in aprile, in cui normalmente era chiuso, abbiamo avuto duemila ingressi. Il prossimo anno vorrei puntare a tenere aperto tutto l’anno, perché ogni stagione ha la sua bellezza e la sua magìa e l’orto affascina in qualsiasi clima".
Giovanni Volponi