LUCIA ARDUINI
Cronaca

“Questa era la mia casa”

Viola, 25 anni, studentessa di Acqualagna (pesaro): “A Los Angeles è bruciato tutto. Ma io voglio ripartire”

Viola Roberti, studentessa, e l’abitazione distrutta di Los Angeles dove lei abitava

Viola Roberti, studentessa, e l’abitazione distrutta di Los Angeles dove lei abitava

Pesaro, 11 gennaio 2025 – “E’ tutto completamente bruciato. La casa, i miei ricordi, il mio futuro. Io non ho più nulla”. Viola Roberti, 25 anni, è scappata giusto in tempo da Pacific Palisades, nella contea di Los Angeles, dove vive da quasi 3 anni. Gli incendi che stanno devastando la città di Hollywood hanno lasciato macerie e disperazione. “Erano più o meno le 11 di mattina, io stavo tornando a casa da yoga e ho visto questo nuvolone di fumo. Da un’app di notizie live mi è arrivata una notifica che mi informava di un incendio un po’ sopra Palisades. Più mi avvicinavo e più vedevo che questa nuvola si ingrandiva. Al mio arrivo c’erano i vicini fuori, una signora viene da me e mi dice: ‘Mi sa che dobbiamo evacuare tra poco’. Io sono rimasta di sasso, non pensavo fosse così grave. Sono entrata in casa e mi sono preparata per uscire a pranzo, senza immaginare che non ci sarei più tornata”.

Con il senno di poi, sono tanti i rimpianti. “Una cosa che non mi perdonerò mai è che avrei potuto salvare tante cose, tanti ricordi. Sono uscita con una borsa con dentro lo spazzolino, un deodorante, due mutande, un pigiama, caricatore, cuffie, documenti e il mio peluche Olaf. Non mi sono nemmeno posta il problema che non sarei più potuta tornare a casa. Ero tranquilla”.

Viola è riuscita a seguire l’evoluzione del fuoco dalle telecamere e in circa due ore e mezzo tutto è andato in fumo. “Mai avrei pensato che sarebbe arrivato fino alla mia via – ha raccontato con la voce rotta Viola –. La casa ha smesso di bruciare alle 21:14. La finestra del bagno al pianterreno è esplosa e via via il fuoco è divampato ovunque”. Ora Viola ha trovato riparo da alcuni amici fuori Los Angeles, e sta cercando una nuova sistemazione. Quello che più la fa star male, però, è la consapevolezza che tutto ciò che ha vissuto in questi anni è andato in fumo come quell’abitazione che ha tanto amato. “Ora spero solo che il mio college, a Santa Monica, non bruci. Sono stata privata già di tutto, non ho niente con me, nemmeno il computer che mi servirebbe con il nuovo semestre alle porte. Le persone hanno perso tutto, ci sono abitazioni da milioni di dollari ridotte in cenere, comprate con sacrifici di una vita. Le ruspe hanno ammucchiato macchine ai lati delle strade per far passare i mezzi di soccorso. C’è tanta disperazione in una città che era il mio angolo di paradiso”.

Viola cercherà di ricostruire una nuova vita, con il pianto in gola. “Mi hanno mandato un video della casa che ormai non c’è più, e ho pianto tanto. Il solo pensiero di abbandonare questo posto mi fa star male. Ora avrei solo bisogno di andare sul posto e vedere anche solo le macerie, poter piangere davanti a quello che ho perso. Ho bisogno di metabolizzare quello che è accaduto, perché fin quando i miei occhi non vedono per me ancora è incredibile che tutto questo sia successo a me e al posto più bello del mondo. Ma ripartirò”.