"Ma una mini-casa da 45 metri quadri crea problemi, non li risolve"

"La logica che segue la maggioranza si basa su motivazioni ridicole, compresa la deregolamentazione sotto ogni aspetto"

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Pd e Viva Urbino intervengono sulla questione del centro storico discussa nell’ultimo Consiglio comunale. Ovvero la variante al Piano regolatore che prevede di realizzare alloggi a partire dai 45 metri quadrati. "Ultimamente molto si è parlato sui giornali del calo demografico del comune e, in particolare, dello spopolamento del centro storico e, in un rimpallo di responsabilità, tutti si dicono pronti ad attivarsi per invertire questa tendenza. Ma nell’ultimo Consiglio la maggioranza ha presentato e approvato una variante al Prg vigente che propone alcune modifiche mirate ad abbattere i criteri di salvaguardia delle caratteristiche del centro storico, patrimonio Unesco. La strategia che emerge dalla variante urbanistica - proseguono da Pd e Viva Urbino -, che a parte le nostre componenti è stata sostenuta dal resto del Consiglio, è quella di ampliare la possibilità di frazionare le residenze esistenti in mini alloggi e di rendere tali ristrutturazioni esenti dai contributi di concessione edilizia. La logica, che in una prima fase di discussione era tutta incentrata sul tema dell’albergo diffuso, si è poi dimostrata nelle sue reali finalità, sostenuta da motivazioni che riteniamo ridicole, dall’assenza di metodologie di valutazione, da una idea di necessaria deregolamentazione di ogni aspetto. La maggioranza pensa che una famiglia che intenda trasferirsi nel centro storico sia invogliata dal fatto che la taglia degli alloggi sia quella minima di 45 metri quadrati, due stanze più il bagno. Senza tenere in alcun conto di una serie di problematiche che andrebbero seriamente affrontate, quali i prezzi del mercato edilizio, la viabilità, la convivenza con gli studenti e le attività notturne, il vuoto commerciale e sociale".

fra. pier.