
"Mamma, io oggi a scuola non ci voglio andare. Ho paura delle bombe scoppiate ieri pomeriggio". Gabriel ha 8 anni ed è uno degli alunni della scuola elementare ‘Chiara Lubich’ di via Nitti, a Pantano. Lunedì pomeriggio, davanti ai cancelli di quella scuola, sono scoppiate due bottiglie riempite di acido a distanza di qualche minuto l’una dall’altra.
Tutto è successo intorno alle 16.20, orario di uscita degli alunni dalle classi, senza però, fortunatamente, danni particolari o peggio ancora feriti. E il giorno dopo il clima non era dei migliori tra genitori e alunni. Mercedes Romero è la mamma del piccolo Gabriel che, ancora spaventata dagli scoppi, ha spiegato che non è stato semplice lasciare il figlio a scuola ieri mattina: "Non ero tranquilla a sapere che mio figlio era in quel luogo. Fortunatamente ieri Gabriel è uscito da scuola alle 13 ma ha capito bene tutto quello che è successo; infatti, stamattina (ieri mattina, ndr) a scuola non ci volveva venire. Dal canto mio ho comunque preferito metterlo al corrente di tutto per accertarmi che in questi giorni non raccolga nulla da terra. Mio figlio è curioso, spesso capita che prenda sassi dalla strada, strappi erbacce o raccolga qualcosa dal prato, pensate se ieri avesse raccolto proprio quelle bottiglie di plastica (nel quale era contenuto l’acido che, a contatto con l’alluminio, ha poi generato la deflagrazione, ndr). Di solito ci fermiamo a giocare nel parco davanti alla scuola mentre oggi andiamo diretti a casa".
Nelle prime ore successive alle esplosioni, i sospetti si sono concentrati su una donna, anche se ora dalle indagini comincia a emergere altro. Alcuni genitori, comunque, dicono di ricordarsi di questa figura femminile: "Ho visto questa donna correre via circa una decina di minuti prima dello scoppio, poi si è come volatilizzata. Noi, comunque, continuiamo a pensare che tutto questo sia opera di qualche ragazzino del quartiere. Mi sono informata – dice una delle mamme fuori dalla scuola elementare –, ho visto dei video su ‘Youtube’ su come creare queste mini bombe, ed è facile. Potrebbe farlo chiunque".
Chun e Valentina, le mamme di due bambini di 7 e 8 anni che frequentano la scuola, dicono di avere ancora paura e chiedono a gran voce più controlli: "È stato sicuramente qualcosa di premeditato. Hanno voluto intimidirci, altrimenti perché posizionarle in pieno giorno e proprio all’orario di uscita dei bambini da scuola? – si sono domandate le due mamme – Oggi non è stato semplice portate i figli a scuola, chiediamo che vengano fatti controlli quotidiani e non solo in questi giorni, dove la notizia è ancora calda. Sono necessarie delle telecamere che controllino tutta la situazione dei giardini e delle entrateuscite scolastiche". La paura è comunque tanta anche se tra la folla alcuni genitori dicono di sentirsi comunque tranquilli: "Mi pare una ragazzata di cattivo gusto – ha concluso una delle mamme presenti –. Perché avercela con dei bambini, non saprei trovare una motivazione. Se sono tranquilla? Si, sono convinta che sia stato uno scherzo di qualche ragazzo della zona che ha voluto spaventarci un po’. Ora sarebbe il caso di trovarlo e aumentare i controlli".
Giorgia Monticelli