"Marche e Italia, una filiera unica di governo"

Il programma di Antonio Baldelli, candidato per FdI al plurinominale della Camera: "No al numero chiuso per la facoltà di Medicina"

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di Sandro Franceschetti

"Dal governo delle Marche, alle Marche al Governo". E’ lo slogan con cui Antonio Baldelli, candidato per Fratelli d’Italia al collegio plurinominale della nostra regione per la Camera (che esprimerà sei deputati) ha iniziato la conferenza stampa di presentazione tenuta ieri mattina nella sede del circolo FdI ‘Metauro Tricolore’ di Cartoceto e Colli al Metauro, a Calcinelli. Al suo fianco il segretario di circolo Alessandro Urbinelli, il commissario provinciale di partito Giorgio Mochi e il dirigente regionale Andrea Montalbini, che hanno introdotto l’intervento di Baldelli, evidenziando che "quella di Fratelli d’Italia é una squadra coesa; che nelle Marche ha tutti candidati del territorio, senza paracadutati o catapultati; e che le sfide che l’attendono sono tante e importanti e fra queste – ha puntualizzato Mochi – c’è anche l’elezione diretta del presidente del consiglio e del presidente della Repubblica". In riferimento al proprio slogan, Antonio Baldelli ha spiegato: "Il partito ha scelto la mia e le altre candidature marchigiane per fare da cinghia di trasmissione tra il Governo nazionale, che noi auspichiamo sia guidato da Giorgia Meloni, e la giunta regionale del presidente Acquaroli. I cittadini delle Marche sono di fronte ad un’occasione unica: avere una filiera di governo unita, tra la giunta regionale e il futuro Governo di centrodestra, dato per probabile in tutti i sondaggi, nel quale FdI svolgerà un ruolo da protagonista assoluto". E sul proprio ‘compito’ in caso di elezione, ha aggiunto: "E’ necessario porre all’attenzione dell’esecutivo centrale i dossier più importanti delle Marche, che dopo 30 anni di governo di centrosinistra, interrotto da appena 1 anno e 11 mesi, sono piene di macerie. Penso a temi come l’arretramento della linea ferroviaria Adriatica, all’incompiuta Fano-Grosseto, alla mancanza di medici, sia di medicina generale che ospedalieri. Uno studio pubblicato dal Sole 24 Ore evidenzia che un milione e mezzo di italiani già oggi è senza medico di base e questa responsabilità è di chi, 15 anni fa, ha smesso di programmare la formazione dei medici". "Se sarò eletto – ha proseguito – manterrò sempre un contatto diretto col territorio, svolgendo una funzione di raccordo tra i cittadini e la politica". E sul suo impegno in parlamento ha rimarcato: "Il primissimo disegno di legge che presenterò sarà per l’abolizione del numero chiuso nelle facoltà di medicina; e contemporaneamente, mi farò promotore di una normativa a sostegno delle attività più colpite dalle problematiche economiche, a partire da quelle di accoglienza turistica e ristorazione".