"Marche Nord ha preso il posto del Covid center di Civitanova. Non va bene"

Il sindaco Ricci e i consiglieri regionali Biancani e Ruggeri chiedono un cambio alla Regione

"La nostra città ha l’otto per cento circa dei positivi giornalieri, ma Marche Nord si fa carico del 43% dei degenti Covid-19 della regione. Una percentuale che pesa inevitabilmente sulle altre attività sanitarie e mette sotto stress la struttura". A dirlo è il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Un grido d’allarme che viene ripreso anche dal consigliere regionale Andrea Biancani. "Pesaro sta diventando il vero Covid center, mentre quello di Civitanova resta chiuso, perché non si apre. Servono assunzioni straordinarie e aiuti dal resto della Regione, personale e servizi in sofferenza. Ci sono conseguenze pesanti sui cittadini, slittano le visite, gli interventi e le terapie. Sono necessarie soluzioni urgenti".

Biancani rinnova la richiesta di alleggerire il carico dei ricoveri Covid all’ospedale di Pesaro, diventato ormai polo di riferimento regionale. Il vicepresidente del consiglio regionale prosegue: "L’azienda ospedaliera Marche Nord ha bisogno di essere decongestionata, non può reggere questo carico. Lo spirito di servizio, la disponibilità e la dedizione dimostrate dal personale del San Salvatore e delle altre strutture territoriali hanno finora consentito di non far collassare il sistema, ma non può continuare così. Sono necessarie subito soluzioni urgenti e incisive".

Dura anche Marta Ruggeri, capogruppo in consiglio regionale dei 5 Stelle. "È come essere ancora al primo giorno. Dopo due anni di pandemia, ritrovarsi in queste condizioni è inaccettabile". Ha esposto una serie di criticità, cominciando dal sovraccarico di assistenza Covid che grava sula sanità dell’intera provincia. "Marche nord è di fatto un ospedale Covid, senza però avere le risorse necessarie – conclude la Ruggeri – Uno stato di cose che comprime tanto le altre funzioni ospedaliere quanto la prevenzione".