Mauro e Alessandra, il duetto copia-incolla

Dal biodigestore in poi: l’associazione industriali sempre al seguito di Tiviroli. E ora con Aurora srl è diventato un trio: anche i comunicati sono uguali.

Mauro e Alessandra,  il duetto copia-incolla

Mauro e Alessandra, il duetto copia-incolla

Dunque, Alessandra Baronciani spiega una volta per tutte: Confindustria vuole una discarica che sia "collocata dove è consentito e che l’iter procedurale sia rispettoso delle leggi". E’ francamente un po’ poco. Viene da dire: ci mancherebbe altro. Il rispetto della legge è il minimo sindacale, è la base al di sotto della quale ci sarebbe la magistratura. Sopra la base, per dirla geometricamente, c’è l’altezza, e l’altezza è in questo caso la volontà politica, che non è solo la volontà dei politici strettamente intesi, ma di tutti coloro che – Confindustria compresa – giocano un ruolo in questa vicenda e se ne assumono la responsabilità. Ci concediamo una citazione. Nel discorso agli Ateniesi che in parte è finito anche nella Costituzione dell’Unione europea, Pericle disse tra l’altro: "Ci è stato insegnato di rispettare le leggi e ci è stato insegnato di rispettare anche quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto". Ecco, la volontà politica deve ovviamente restare nel perimetro delle leggi (ripetiamo: ci mancherebbe altro) ma vola più alto. E, tornando al nostro tema, deve tenere conto degli interessi in gioco, tra i quali ci sono quelli degli industriali di ridurre i costi dello smaltimento dei rifiuti. Ma qui ci sono anche altri interessi e altri costi: quelli sociali che l’impatto di una discarica porta, quelli ambientali, quelli di credibilità della politica – stavolta intesa in senso stretto – nel momento in cui rischia di dover fare una sorta di cessione di sovranità al privato. Ecco perché in quel commento abbiamo affermato che è inaccettabile una discarica così, a ogni costo. Quindi, per concludere su questo punto: è troppo poco dire “vogliamo una discarica che rispetti le leggi“. Oggi c’è una sola discarica sul tavolo, ed è quella di Riceci. Bisogna essere chiari e anche Confindustria deve esserlo: la vuole o no? Oppure basta che rispetti le norme per andarle bene?

Altro punto: perché abbiamo scritto che Confindustria è al traino di Marche Multiservizi. Partiamo da un retroscena: fin dai tempi del biodigestore di Canavaccio, quello morto prima di essere concepito, Marche Multiservizi ci preannunciava l’arrivo di comunicati favorevoli all’impianto (e ce ne caldeggiava la pubblicazione) da parte del presidente della Provincia Giuseppe Paolini, del sindaco di Urbino Maurizio Gambini e della presidente di Confindustria Alessandra Baronciani. Di nessun altro. Faticavamo a capire il motivo per cui rappresentanti politici e di categoria avessero bisogno dell’ambasciatore. Poi è arrivata la vicenda dei maxi aumenti degli stipendi al cda di Marche Multiservizi e tutto è diventato improvvisamente chiaro. Ricordate come è andata? Paolini che si alza durante l’assemblea dei soci e propone di aumentare i compensi, poi Gambini si affretta a dire che quegli aumenti sono sacrosanti. E’ quello che l’assessore Riccardo Pozzi, segretario provinciale dei socialisti, ha definito un piccolo golpe tra amici.

Ora torniamo alla discarica. Abbiamo fatto una ricerca nel nostro archivio, ma basta farla su Google. I comunicati della presidente Baronciani sul tema sono a tratti identici a quelli di Marche Multiservizi, copia-incolla. E, cosa ancor più significativa, le stesse parole, gli stessi numeri, le medesime valutazioni, sempre copia-incolla, sono anche nel comunicato firmato da Samuele Sammaritani, uomo della Cartiera Ciacci di San Marino e amministratore delegato di Aurora, la srl si cui è socia Marche Multiservizi che vuole realizzare la discarica. Nessun altra associazione di categoria e nessun politico usa quegli stessi concetti negli stessi termini, copia-incolla appunto: solo Confindustria, Mms e Aurora srl. Le ultime due, non a caso, hanno la stessa persona che si occupa della comunicazione, un autorevole collega: un giorno ci chiama per conto di Aurora e l’altro per Confindustria, tanto le cose da dire sono identiche.

Non finisce qui: mesi fa ci fu caldeggiata la pubblicazione dell’ennesimo comunicato stampa di Confindustria sul tema dei rifiuti. Replicammo che ormai era una litania senza notizie. Un collaboratore di Confindustria, alla nostra richiesta di avere almeno una notizia nuova in quel comunicato, rispose così: “Beh, per esempio che su Petriano c’è un progetto, ma è già uscita e... apriti cielo". Quindi? "Parlo con Alessandra e Mauro – fu la risposta – e vediamo cosa ne ricavo". Si riferiva ad Alessandra Baronciani e Mauro Tiviroli, amministratore di Marche Multiservizi. Non ne ricavò niente. Noi ne abbiamo ricavato invece l’ennesima conferma di ciò che abbiamo scritto: che Confindustria è sempre pronta a fare il duetto con Marche Multiservizi. E adesso con Aurora è diventato un coro. In principio fu il biodigestore, ora la discarica. Non una qualsiasi. Quella di Riceci.

Roberto Fiaccarini