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"Michelin", cent’anni e non sentirli. Sant’Angelo in Vado festeggia il suo fabbro

Grande ballerino e ottimo animatore, ancora oggi è l’anima di feste e momenti conviviali con le sue rime improvvisate e il suo spiccato senso dell’umorismo

"Michelin", cent’anni e non sentirli. Sant’Angelo in Vado festeggia il suo fabbro

Michele Dominici, per tutti "Michelin" il fabbro di Sant’Angelo in Vado, ha compiuto cento anni e ha spento ieri le sue prime cento candeline. Ultimo di sei fratelli, ha vissuto a Sant’Angelo in Vado per tutta la sua vita tranne che per il periodo del servizio militare che poi influenzerà il suo lavoro. Sotto le armi infatti, prima a Villa Vicentina e poi a Roma, venne scelto dal comando americano per imparare il mestiere di saldatore autogeno ed elettrico. Quel lavoro gli piacerà così tanto che, al ritorno dal servizio militare, frequenterà la scuola serale professionale per perfezionarsi e diventare esperto fabbro, punto di riferimento del paese. Sposato con Maria Luisa Ubaldi dal 1951, domenica scorsa ha festeggiato anche i 73 anni di matrimonio che ha portato quattro figli, nipoti e pronipoti. Dominici è un personaggio curioso, pieno di interessi tra cui cultura, arte e soprattutto lettura, da decenni iscritto al CAI e alle varie associazioni che operano sul sociale a Sant’Angelo in Vado. Grande ballerino e ottimo animatore, ancora oggi è l’anima di feste e momenti conviviali con le sue rime improvvisate e il suo spiccato senso dell’umorismo. E il segreto per arrivare a cento anni? "Bisogna mangiare poco e bene -dice sorridente "Michelin"- leggere e stare in pace con tutti, non essere in guerra e astio con nessuno. Se potevo fare del bene e aiutare qualcuno, ero e sono sempre disposto a farlo". Ieri pomeriggio anche il sindaco Stefano Parri è stato ad omaggiare il neo centenario vadese.

Andrea Angelini