Mister ‘Strega’ sul palco di Pesaro

Sandro Veronesi approda domani a Popsophia. Il meglio della narrativa si racconta nel tempo delle incertezze.

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di Claudio Salvi

Con quel suo realismo visionario questa volta Lucrezia Ercoli ha fatto centro. E la cronaca, infatti, la premia su tutta la linea. Non solo per essere riuscita a vincere la sfida del primo festival post-Covid con un pubblico reale (seppur distanziato), ma per aver inserito in questa edizione in tempi non sospetti un ospite che - a poche ore dal suo arrivo a Pesaro - è riuscito a salire sul podio più alto del premio Strega. E per di più, cosa mai successa, per la seconda volta nella storia recente del premio. A Popsophia arriva infatti domani Sandro Veronesi, fresco vincitore della 74esima edizione del prestigioso riconoscimento. E così Pesaro e Popsophia rappresentano per l’autore de Il colibrì (La nave di Teseo), la prima uscita pubblica.

Come da programma lo scrittore sarà protagonista domani della rassegna, la prima che si sta tenendo in Italia con pubblico dal vivo dopo il lockdown. Alle 19, in Piazza del Popolo (prenotazione obbligatoria), Veronesi dialogherà con la direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli, e si aprirà alle "riflessioni di uno scrittore", che è poi anche il titolo dell’appuntamento. "Sicuramente ci sarà spazio per parlare di questa strepitosa doppietta allo Strega - dice Lucrezia Ercoli - ma con Veronesi spazieremo nel ragionamento, tenendo come sottofondo quella pandemia con la quale stiamo giocoforza convivendo da mesi". Per il sindaco Ricci e l’assessore Vimini un inaspettato promo per la città: "Siamo onorati di accogliere Veronesi in città per la sua prima uscita pubblica in un festival, dopo la recentissima affermazione al Premio Strega. Allo scrittore vanno le nostre più sincere congratulazioni per il grande riconoscimento ottenuto. Per Pesaro sarà un ulteriore segnale di rilancio culturale, nell’ambito del primo festival italiano dell’era post-covid". Una pandemia che comunque ha avuto un merito: quello di aver rivalutato la lettura, la letteratura, i libri e chi li scrive. Di più. Per molti la lettura è stata un modo per viaggiare con la fantasia, con la mente. Per superare limiti e confini territoriali imposti dalla quarantena. Così come ha rivalutato l’arte in generale il cinema d’autore, la musica. Insomma la rivincita della bellezza contro le restrizioni. E Veronesi, che l’ha spuntata su avversari agguerriti primo fra tutti Gianrico Carofiglio con il suo best seller "La misura del tempo" classificatosi secondo, ha quello che ha vinto di più. Giocoforza Lucrezia Ercoli, che lo intervisterà, finirà per parlare anche del suo "Il colibrì" frutto di uno sforzo che è durato quasi cinque anni. Lo scrittore toscano Premio Strega anche nel 2006 con il suo Caos calmo ha detto della sua opera: "Per la prima volta sono riuscito a escludermi completamente. Non c’è nulla di mio nel protagonista, che quindi è il più libero di tutti i miei personaggi".

Il colibrì racconta la storia di un uomo, Marco Carrera, e dei suoi affanni per mantenere immobile la sua vita. Esattamente come quell’uccellino tropicale che riesce a stare immobile in volo grazie alla più frenetica attività delle ali, Carrera punta a eludere ogni cambiamento attraverso tutto ciò che fa. Ma la Ercoli incalzerà Veronesi in particolare sulla pandemia e sulle riflessioni che uno scrittore sensibili e attento come lui ha fatto in questo periodo storicamente unico e inedito. Un periodo che inevitabilmente ha cambiato anche la storia di eventi come questo festival. Di certo il coronavirus ha profondamente mutato la fruizione di un evento culturale, ma Popsophia (unico festival nazionale della pop-filosofia) si è attrezzata al meglio per garantire al suo pubblico una visione in tutta sicurezza giocando molto sulle prenotazioni on line, inserendo con rigidità le misure di distanziamento e consentendo anche di poter seguire gli eventi con dirette streaming.