Monte Grimano a terra Il sindaco al governatore "Rischiamo il blackout" Sassocorvaro chiede aiuto

Daniele Grossi: "Ci sono aree, come San Donato in Taviglione, che usano strade di sopravvivenza". L’assessore Aguzzi: "I dissesti sono per lo più causati da frane. Case inondate".

Monte Grimano a terra  Il sindaco al governatore  "Rischiamo il blackout"  Sassocorvaro chiede aiuto

Monte Grimano a terra Il sindaco al governatore "Rischiamo il blackout" Sassocorvaro chiede aiuto

Dopo il pericolo isolamento viario, per adesso scongiurato ma comunque con enormi disagi, ora Monte Grimano Terme teme di restare al buio per un traliccio a rischio ed è senza videosorveglianza a causa di un fulmine che ha bruciato le centraline, mentre a Sassocorvaro Auditore la rete stradale è compromessa. Sono questi i comuni nordmarchigiani più colpiti dal maltempo e la conta dei danni è appena cominciata: "La situazione è in evoluzione - spiega Elia Rossi, sindaco di Monte Grimano Terme -. Attenderemo fino a martedì per capire se intervenire sulle strade provinciali: la Sp2, che collega Montefeltro e Romagna, è a senso unico alternato, come la Sp46, ma ora accoglie buona parte del traffico che sarebbe passato sulla Sp128, chiusa. Siamo preoccupati per la chiesa di Monte Tassi, che scivola ancora, mentre lì vicino c’è un traliccio della media tensione, che porta corrente al capoluogo e a una parte bassa del comune, con il basamento scoperto. Se cedesse, tali aree rimarrebbero senza".

Nonostante non registri peggioramenti, Sassocorvaro Auditore conta ancora zone isolate: "Ci sono aree, come San Donato in Taviglione, che usano strade di campagna "di sopravvivenza", mentre altrove proviamo a sfondare per garantire l’accesso anche ai mezzi di soccorso - spiega il sindaco, Daniele Grossi -. Abbiamo zone non servibili col trasporto scolastico, e di questo mi scuso. Devo dire, però, che la diga di Mercatale è stata gestita bene, anzi ha aiutato a ridurre i danni: il problema sono state le acque di accumulo, i fossi e gli scoli dei campi. Fortunatamente, nessuno si è fatto male e ringrazio la protezione civile, i volontari e le forze dell’ordine locali, così come la Regione, perché ho avuto assistenza h24 dalla protezione civile regionale e dagli assessori Stefano Aguzzi e Francesco Baldelli". A proposito di Regione, tra ieri e giovedì il presidente e gli stessi Aguzzi e Baldelli hanno visitato i comuni, per una prima ricognizione "i cui risultati saranno trasmessi a Protezione civile nazionale e Ministero e andranno a sostegno della richiesta dello stato d’emergenza - assicura Francesco Acquaroli -. Ci sono numerosi smottamenti e frane, va ripristinata la viabilità e vanno rimessi in sicurezza i luoghi più colpiti. Comunque, i fiumi principali hanno tenuto, mentre è andato in crisi il reticolo dei corsi d’acqua minori".

Aguzzi spiega che "i dissesti sono per lo più causati da frane. Ci sono anche case inondate da acqua e fango, pure per l’enorme quantità di pioggia. Alcune frane sono facilmente risolvibili, altre daranno più problemi, soprattutto lungo la direttrice Monte Grimano Terme - San Marino. Non saprei quantificare i danni, ma si parlerà di qualche milione di euro". In merito alle strade, Baldelli spiega che "nel Montefeltro e nella Val Conca il maltempo ha peggiorato situazioni già critiche, come quelle delle provinciali, per cui alcuni sindaci chiedono il passaggio di competenza ad Anas. Siamo sempre stati favorevoli e abbiamo promosso il passaggio a strade statali di infrastrutture strategiche, come con l’Apecchiese e l’Arceviese. Per quelle di Montefeltro e Val Conca occorrerà, innanzitutto, verificare il possesso delle caratteristiche tecniche necessarie e, per le strade di confine come la Sp2, anche una convergenza d’intenti con l’Emilia-Romagna".

Nicola Petricca