Mostra “Intorno allo stato dell’arte nelle Marche” al MARV di Gradara, riflessioni sull'arte marchigiana contemporanea

Sabato al MARV di Gradara visita gratuita alla mostra "Intorno allo stato dell’arte nelle Marche" con curatori e artisti. Riflessioni sull'arte marchigiana contemporanea. Premio Marche tra le rassegne più importanti del Novecento.

Una visita speciale alla mostra “Intorno allo stato dell’arte nelle Marche“ collegata al Premio Marche, si terrà sabato al MARV di Gradara, dalle ore 18, accompagnata dai curatori Andrea Carnevali e Cecilia Casadei, presenti gli artisti che espongono al museo. Una visita – a ingresso gratuito – per riflettere sul messaggio dell’arte tra letteratura e tradizione, astrazione e figurazione nel linguaggio degli artisti marchigiani. La mostra affronta due filoni analitici di opere: Dalla tradizione ai nuovi linguaggi e dalle parole alle immagini (curata da Andrea Carnevali) e Linguaggi e poetica dalla evocazione della Natura e nuove prospettive (seguita da Cecilia Casadei).

Attraverso una selezione ponderata degli artisti e con criteri di disciplinata scientificità, il progetto diventa un contribuito alla storiografia artistica contemporanea dato dalle Marche, regione caratterizzata da importanti flussi artistici e da personalità di spicco, luogo fertile di produzione artistica che merita un più approfondito esame di alcuni aspetti dei valori estetici e culturali prodotti ai giorni nostri. Tra gli artisti invitati: Walter Angelici, Alfredo Bartomeoli, Antonio Battistini, Bruno Cerboni Bajardi, Giorgio Cutini, Bruno D’Arcevia, Bruno Mangiaterra, Rita Vitali Rosati, Renato Bertini, Mauro Brattini, Adriano Calavalle, Lorenzo Cicconi Massi, Giulia Corradetti, Silvio Craia, Umberto Franci, Tonino Guerra, Carlo Iacomucci, Mario Logli, Oscar Piattella, Athos Sanchini, Stefano Tonti, Sandro Trotti, Valeriano Trubbiani, Walter Valentini.

Fin dall’esordio del 1957, il Premio Marche, grazie alla dedizione di Alfredo Trifogli, storico promotore e presidente, si è affermato come una tra le rassegne più significative del secondo Novecento, dietro solo alle grandi manifestazioni come la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e la Triennale di Milano, annoverando tra i partecipanti quasi la totalità dei maggiori artisti del Novecento, come Luigi Bartolini, Burri, Cagli, Campigli, Capogrossi, Casorati, Ciarrocchi, Cintoli, Cucchi, Bruno da Osimo, D’Arcevia, Fazzini, Dante Ferretti, Galliani, Gilardi, Mattiacci, Migneco, Peschi, Peruzzi, Scipione, Severini, Sironi, Tulli, Tamburi, Vangi, Trubbiani, per citarne solo alcuni, elenco che, tra i tanti menzionabili, risulta estremamente incompleto.

Giovanni Volponi