"Nei Collegi sono a rischio 600 posti letto"

Allarme dal presidente del Consiglio degli studenti, Giovanni Alvarez: "L’Ateneo è in ritardo nell’adeguamento dell’impianto antincendio"

"Nei Collegi sono a rischio 600 posti letto"

"Nei Collegi sono a rischio 600 posti letto"

Seicento studenti potrebbero rimanere senza alloggio nei collegi universitari. Questo perché l’Università di Urbino deve provvedere all’adeguamento degli impianti anti incendio. A spiegarci cosa sta accadendo il presidente del Consiglio degli studenti Giovanni Alvarez.

"Sulla proroga bisogna fare un po’ di chiarezza. In molti scrivono e dicono che è al 2024 ma c’è una scia, firmata in Prefettura dall’ex Rettore Vilberto Stocchi e dall’ex direttore dell’Erdis Angelo Brincivalli, in cui si definisce che la scadenza è al 31 dicembre 2023. Bisogna essere onesti rassicurando tutta la popolazione studentesca che la proroga è ancora attiva, sono state attuate le misure compensative e non c’è pericolo per nessuno".

Allora problemi non ce ne sono.

"In realtà non è così. Il problema vero sarà il disservizio generato dal continuo rimando da parte dell’Ateneo. Infatti i collegi interessati a questo intervento saranno solamente quelli di proprietà dell’Università, infatti Erdis Marche come gestore sta chiedendo a UniUrb di fare l’adeguamento proponendo anche di occuparsene direttamente. Ovviamente a fronte di uno scomputo dall’affitto. L’Ateneo non ha risposto quindi Erdis ha proposto di mettere a disposizione, tramite l’ingegnere Pompili, i progetti già adeguati. L’Università di Urbino però non li vorrebbe perché si è rivolta al Politecnico di Milano con il quale c’è una convenzione chiedendo di fare progetti ex novo".

Quindi?

"Eh questo comporterebbe un ulteriore ritardo per la messa in atto dell’adeguamento, ma anche un aumento di costi. Stando al 2019, una progettualità del genere, costerebbe circa 200mila euro. Quindi soldi in più".

Di riflesso, secondo lei Alvarez, questo a cosa potrebbe portare?

"Più ci avviciniamo alla scadenza, e manca pochissimo, e più sarà difficile compartimentare i lavori. Se all’inizio si poteva operare per stanza, dando il minor disservizio, ora non potrà più essere così. Se anche i lavori iniziassero oggi si dovrebbe operare a duecento posti letto alla volta. Quindi 200 studenti che devono lasciare le strutture".

Questo potrebbe voler dire meno borse di studio?

"Sì, Erdis Marche ha una grande difficoltà a valutare le borse di studio da erogare. Alcune centinaia di studenti, circa 600, potrebbero perdere parte della borsa di studio e l’alloggio".

Se così fosse?

"Chiediamo all’Università, che senza dolo ma è la causa di questo disservizio, di garantire agli studenti toccati una quota perequativa così da compensare la parte mancante e poter garantire a questi ragazzi di proseguire gli studi ad Urbino. Inoltre ci sarà un contraccolpo sulla città perché se uno non può mantenersi fuori casa non vivrà più qua, quindi non consumerà e non girerà nella città. Anche gli esercenti devono essere tutelati. L’Amministrazione dell’Ateneo ci ha detto che loro devono occuparsi solo all’adeguamento e che non è di loro competenza cosa accade in città. Però dimenticano che così si lede il diritto a proseguire gli studi che invece va garantito".

Secondo lei perché ci sono, se ci sono, questi ritardi?

"La precedente Giunta regionale si era impegnata ad acquistare i collegi, non solo il Tridente come ha fatto (che assieme alla porzione di un’altra struttura risultano apposto con l’adeguamento anti incendio). Con il cambio di governo è stato deciso di non procedere e l’Università sta facendo un braccio di ferro per imporre l’acquisto. Questo, come dicevo, a discapito di studenti e città".

Francesco Pierucci