"La nostra comunità islamica condanna la violenza contro le donne. Purtroppo, in alcune culture è presente, non per motivi religiosi ma a causa di vecchie tradizioni, e dobbiamo impegnarci a combatterla, promuovendo comportamenti di tolleranza e amore". Lo ha detto l’Imam di Fermignano, Youssef Id Abdelkader, 32 anni, intervenuto al flash mob organizzato ieri mattina in piazza XX Settembre, dove un gruppetto di uomini – calzando copriscarpe rossi e mostrando cartelli con slogan in italiano e arabo – ha manifestato contro la violenza sulle donne. Nei cartelli c’era scritto: "Il profeta disse: comportatevi bene con le donne", "la violenza contro le donne è reato".
L’iniziativa era stata annunciata all’indomani dell’assassinio delle 23enne profuga ucraina Anastasiia Alashrj, ammazzata a coltellate il 13 novembre scorso dal marito, dal quale si stava separando. Id Abdelkader, che era accompagnato dagli Imam di Fossombrone e di Montecchio e dal rappresentante della comunità islamica di Fossombrone, ha detto di parlare "a nome di tutti i musulmani", condannando la violenza sulle donne, citando alcuni versetti coranici del profeta. "La nostra presenza oggi - ha detto l’Imam - è un appello a tutti gli uomini di ogni religione ed etnia di fermare la violenza, non solo fisica, sulle donne". Al flash mob hanno assistito anche diversi passanti, che hanno visto sfilare incuriositi i manifestanti in fila indiana lungo corso Matteotti, fino a giungere in piazza XX Settembre. Presenti anche Tiziana Stefenalli, dell’associazione Teatro Lavanda, che ha sottolineato l’impegno in favore dell’abbattimento di pregiudizi e atteggiamenti che favoriscono la violenza sulle donne; e Mariaflora Giammarioli, presidente della Carnevalesca, che ha sottolinato come il Carnevale abbia sempre promosso battaglie civili e campagne di sensibilizzazione su temi sociali.
Marco D’Errico