No green pass Pesaro: un centinaio di manifestanti in piazza al grido di "Libertà"

La mobilitazione è iniziata poco dopo le 18 in piazza del Popolo. La terza in una settimana dopo anche quella di sabato scorso. Intanto è battaglia legale col sindaco

No green pass: manifestazione a Pesaro 31 luglio, in piazza del Popolo

No green pass: manifestazione a Pesaro 31 luglio, in piazza del Popolo

Pesaro, 31 luglio 2021 - Un centinaio di manifestanti (150 al massimo) a Pesaro alla protesta per dire no al green pass. La mobilitazione è iniziata poco dopo le 18 in piazza del Popolo. La terza in una settimana dopo anche quella di sabato scorso. Sul gruppo Telegram "Basta dittatura!" il tam tam, così come in tutto il resto d’Italia. "No Green pass e libertà, libertà" sono gli slogan gridati dai partecipanti. E andranno avanti ogni sabato a oltranza fino a quando "la dittatura non sarà distrutta". Almeno così dicono loro. Presente il ristoratore Umberto Carriera, ma non in prima fila. 

Non appena il corteo ha provato a imboccare via Branca il furgone blindato della polizia gli ha sbarrato la strada. 

No green pass: manifestazione a Pesaro 31 luglio, in piazza del Popolo
No green pass: manifestazione a Pesaro 31 luglio, in piazza del Popolo

La battaglia legale con il sindaco

"Il sindaco ha espresso parole di una certa gravità. Non mi aspettavo reazioni così drastiche, inopportune e fuori luogo da parte di un soggetto che rappresenta le istituzioni. Nei prossimi giorni depositeremo la querela per le dichiarazioni rilasciate, stiamo valutando i presupposti". A dirlo è l’avvocato toscano Lorenzo Nannelli, 44 anni, associato dello studio legale NMS di Firenze. Umberto Carriera, presente alla manifestazione di mercoledì sera sotto casa del sindaco Matteo Ricci, è il suo assistito.

Inizia quindi una battaglia legale tra chi era in strada e chi invece riveste una carica pubblica. Per ora Carriera è il solo patrocinato dall’avvocato Nannelli ma non è detto che nei prossimi giorni possano aggiungersi alcuni dei 14 indagati. "Noi di #Ioapro ci tuteleremo con i legali", aveva detto Carriera. Ecco quindi la mossa perché "far convogliare in un numero di manifestanti, che esprimeva il proprio pensiero, il ruolo di squadristi è un espressione infelice e fuori luogo", prosegue Nannelli. I capi d’accusa per i 14 indagati sono minacce e violenza della realtà privata. "Sarà mia premura tutelare i diritti del signor Carriera", continua l’avvocato dello studio legale NMS. Come detto da parte del suo assistito, "tanti video sui social testimoniano che non c’è stato nulla". Una dichiarazione che viene ripresa anche da Nannelli: "Penso che quella di mercoledì sia stata una semplice passeggiata da parte di un gruppo. Le forze dell’ordine vigilavano e nessuno è intervenuto. Hanno lasciato manifestare. Siamo arrivati a una situazione che non si può gridare, ci sono filmati e video che testimoniano il tutto. Ciò non toglie che le esternazione fatte – dal sindaco, ndr – sono inaudite".