Omicidio Grilli, la Cassazione conferma tutte le condanne

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La Corte di Cassazione non ha messo penna sulle condanne decise in appello per l’omicidio di Sesto Grilli, il 74enne di San Lorenzo in Campo trovato morto in casa il 17 marzo 2019, legato alla sedia con un nastro adesivo e un cuscino sul volto. I giudici supremi hanno confermato ieri, in via definitiva, i due ergastoli per Franco De Luca, 42 anni, e Dante Lanza, 36, ritenuti gli esecutori materiali del delitto. Confermate anche le pene a 16 anni – 14 per concorso anomalo nell’omicidio più 2 anni per la tentata rapina – per gli altri due complici, Massimiliano Caiazza, 30 anni, e Nino De Luca, 30 anni (fratello minore di Franco). Respinti in toto i ricorsi presentati dai difensori. La Corte d’assise d’appello aveva confermato le condanne di primo grado. Per Caiazza e Nino De Luca, il reato era stato riqualificato in concorso anomalo, quando il reato è diverso da quello voluto dai concorrenti. Erano cadute le aggravanti di sevizie, crudeltà e futili motivi. Quella sera, secondo l’accusa, i 4 imputati volevano rapinare Grilli sapendo che teneva molti contanti in casa. Caiazza e Nino De Luca sono rimasti fuori in auto, mentre Lanza e Franco De Luca sono entrati in casa e lo hanno ucciso. "Prendiamo atto della sentenza – dice il difensore di Franco De Luca, l’avvocato Giovanni Mauro – ma il mio assistito è stato condannato all’ergastolo sulla base delle dichiarazioni del fratello, senza riscontri oggettivi. L’unico dei 4 che non è stato registrato dalle telecamere e il suo cellulare non ha agganciato le celle della zona". e.ros.