Pesaro, 22 maggio 2019 - Ergastolo. Massimo della pena per Zakaria Safri, il 38enne marocchino accusato dell'omicido di Sabrina Malipiero la 52enne commessa pesarese, uccisa il 13 luglio 2018 nella sua casa di via Pantano. Omicidio aggravato dai futili motivi in continuazione con la rapina, il reato riconosciuto dalla Corte d'Assise, la quale ha invece escluso la crudeltà. La Corte ha anche rimesso gli atti alla procura perchè indaghi Safri per spaccio di sostanze stupefacenti. Dal processo è emerso infatti il vasto giro gestito dal 38enne marocchino.
Grande tensione in aula in attesa della sentenza, sciolta dopo quasi due ore di camera di consiglio, quando il presidente della Corte, Giuseppe Fanuli, è uscito, seguito dal giudice a latere Maurizio Di Palma, e i giudici popolari, per leggere il verdetto.
Delusione per i difensori dell'imputato, gli avvocati Gianluca Sanchini e Francesca Biagioli, i quali attendono le motivazioni (tra 90 giorni) e poi prepareranno l'appello.