Psicosi da maniaco a Fano: un falso allarme a Lucrezia

Un audio rimbalzato sui social ha suscitato clamore e si è rivelato fasullo. L’appello del sindaco di Cartoceto: "Invito a non diffondere fatti infondati".

Ormai è psicosi da maniaco  Un falso allarme a Lucrezia

Ormai è psicosi da maniaco Un falso allarme a Lucrezia

Psicosi del maniaco, che si denuda dinanzi ai bambini, tra segnalazioni infondate e allarmi ingiustificati. Succede nella frazione di Lucrezia di Cartoceto, dove un audio rimbalzato in tutte le chat di whatsapp, che ha destato grande clamore e apprensione, si è rivelato farlocco. Tutto comincia tra sabato e domenica, a Fano e alle porte di Fossombrone.

Nel corso di due distinti episodi, due uomini avrebbero mostrato i genitali ad alcuni bambini, che stavano giocando nei parchi. Nel primo caso, si tratterebbe di un 20enne, già noto nel quartiere di Fano 2 per comportamenti stravaganti. Nel secondo, avvenuto a Pian di Rose di Sant’Ippolito e Ponte degli Alberi di Montefelcino, di un uomo che, stando alle descrizioni, avrebbe sui 25-30 anni e si sposterebbe a bordo di un’utilitaria. Su entrambi i casi indagano i carabinieri, che hanno raccolto denunce e testimonianze. Le voci che circolano a Lucrezia, invece, raccontano addirittura di una tentata violenza sessuale, avvenuta nei giardini comunali, sotto gli occhi di diversi testimoni. In realtà, pare che si tratti di due giovanissimi, che si rincorrevano per gioco. Uno dei due sembra che abbia afferrato i pantaloni della tuta dell’altro. Ma chi ha assistito, evidentemente, ha travisato un semplice gioco da ragazzi.

Il sindaco di Cartoceto, Enrico Rossi, invita alla ponderatezza, per non rischiare di puntare il dito contro chicchessia, magari con l’impulso di una eccessiva emotività, rischiando di incorrere nella diffamazione e nella calunnia.

"Ho verificato quanto riferito nell’audio – spiega il primo cittadino – con l’ausilio di polizia locale e carabinieri, ma i fatti riscontrati, sulla base di testimonianze e accertamenti, lo hanno assolutamente smentito. Quindi – conclude il sindaco – invito a non diffondere fatti infondati sui social ma, solo se in possesso di elementi certi e di prove, formalizzare regolare denuncia ai carabinieri o alla polizia locale". Nel frattempo, le indagini proseguono, condotte dai militari dell’Arma, per identificare i due "esibizionisti", che rischiano una denuncia per atti osceni, se non vi saranno altre aggravanti.