
Il sopralluogo guidato dal direttore generale Alberto Carelli
Primi scavi per la realizzazione dell’ospedale di comunità di Mombaroccio. Ieri mattina, Alberto Carelli, dirttore generale dell’Ast di Pesaro-Urbino, ha effettuato un sopralluogo nell’area: da lunedì saranno attive le ruspe, ovvero inizieranno i lavori che porteranno alla realizzazione della struttura entro marzo 2026, nell’ambito del Pnnr con un investimento di 4 milioni e 800mila euro. "L’ospedale di comunità di Mombaroccio verrà realizzato con una struttura architettonica e impiantistica avanzata con standard efficienti elevati – spiega Carelli – così come richiesto dall’Europa nell’ambito del Pnrr, nell’area del campo sportivo. Un progetto, fortemente appoggiato dalla Regione Marche, che ha visto diverse stesure e con il passaggio da un preliminare progetto di struttura destinata a casa di Comunità ad una struttura più complessa come quella ospedale di Comunità". Nello specifico l’ospedale di comunità di Mombaroccio prevede 15 posti letto che potenzialmente potranno arrivare a 30 posti letto di degenza di tipo riabilitativo o cure intermedie, fa sapere l’Ast. "In questo caso i 15 posti letto di cure intermedie saranno dotati di impianto di distribuzione gas medicali, testa letto, solleva pazienti, requisiti microclimatici ecc, nonché di tutte le centrali tecnologiche di supporto. Una struttura che sarà un punto di riferimento per l’intero distretto".
"La rete di ospedali e case di comunità – dichiara Filippo Saltamartini, vice presidente della giunta e assessore alla Sanità della Regione – aiuterà a ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere. Stiamo lavorando per avvicinare la sanità ai cittadini, un processo che ci vede protagonisti con l’apertura dei punti salute e l’attivazione delle farmacie dei servizi, ma anche con l’incremento delle borse di studio per i medici. Stiamo lavorando a tutto tondo per garantire il diritto alla salute".
A questo progetto si aggiunge quello appena realizzato per l’infermiere di comunità, conclude Carelli: "un servizio molto apprezzato dai pazienti che hanno avuto accesso in queste prime settimane di attivazione".