Palazzo Zagarelli Conto alla rovescia per il rendez vous

L’annuncio di Gragnola, presidente della Fondazione "Entro un anno l’apertura al pubblico del piano nobile".

Palazzo Zagarelli  Conto alla rovescia  per il rendez vous

Palazzo Zagarelli Conto alla rovescia per il rendez vous

di Anna Marchetti

Entro un anno l’apertura al pubblico dell’ala settecentesca di Palazzo Zagarelli Borgogelli Avveduti. Nel 2019 l’immobile, in via San Francesco, era stato ceduto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano dalla proprietaria Gabriella Borgogelli Avveduti, rimasta ad abitare il piano nobile. Morta la contessa, l’obiettivo della Fondazione è rendere visitabile proprio il piano nobile, la parte più interessante del Palazzo, "dove già sono state consolidate le volte e gli stucchi e dove – fa presente il presidente Giorgio Gragnola – sono in corso le prove di carico dei solai. Poi ci sarà la fase dell’allestimento di tutto quanto necessario, compreso l’ascensore, per consentire l’accesso ai visitatori".

Verso la riconferma alla guida della Fondazione (lunedì 15 alle 18 si riunisce il consiglio generale e non risultano altri candidati), il presidente Gragnola fa un bilancio del mandato che si è concluso e anticipa gli obiettivo del suo quadriennio 2023-2027.

Presidente ci saranno ancora i giovani al centro della sua attenzione?

"A giugno, dal 16 al 19, riproporremo ‘Generazione Futuro’, questa volta sotto forma di Festival. Un’occasione di confronto e formazione tra i giovani e per i giovani. Credere in loro significa starci insieme, utilizzare i loro linguaggi e ascoltarne i bisogni. Abbiamo il dovere di investire sulle generazioni future che avranno il compito di promuovere lo sviluppo della città e del territorio. L’apertura delle porte della Fondazione ai giovani è un dato di fatto, dal Festival ai bandi a loro dedicati, fino ai ciceroni che nei periodi estivi fanno conoscere ai cittadini le nostre opere d’arte".

Altri eventi o iniziative in programma?

"Di progetti e idee ne abbiamo tanti, in particolare vorremmo creare momenti di confronti sui temi attuali, come digitalizzazione, demografia e cultura, in linea con quanto già organizzato sull’ambiente con il ciclo di incontri ‘Terra e clima’".

Lei ha voluto cambiare i rapporti con il terzo settore: le raccolte fondi (crowdfunding) hanno funzionato?

"Abbiamo cercato di affermare il principio ‘meno sussidi e più strumenti’. Nel nostro territorio il terzo settore è piuttosto frizzante, ma le realtà sono troppo fragili. Con il bando del crowdfunding, lo specchio della nostra metamorfosi, abbiamo abbandonato il sistema delle sole erogazioni per passare al welfare generativo garantendo, attraverso la piattaforma digitale, il massimo della trasparenza".

Nuova piscina, a giugno sarà pronta: nell’affidarla al Comune cosa si attende?

"E’ una struttura molto impegnativa, non una semplice piscina ma un vero e proprio centro natatorio dove si potranno svolgere diverse attività: una Ferrari non può finire nelle mani di un neopatentato. Penso che il Comune sia consapevole della necessità di individuare un imprenditore capace, anche dal punto di vista patrimoniale".

La Fondazione riuscirà a salvare la selva Severini, il bosco di quasi quattro ettari a Fenile?

"Ci proveremo anche se la situazione è piuttosto complessa. Sono in corso contatti con la proprietà per individuare una soluzione. Mi piacerebbe preservare quell’oasi di vedere e metterla a disposizione delle associazione ambientaliste".