Il sindaco Marco Ciccolini (foto a lato) esprime grande soddisfazione per i due progetti: "Realizzare nell’entroterra un convitto è importante: abbiamo ragazzi che vengono da lontano ed è fondamentale per loro risiedere in loco, come prevede la regola in Italia per gli istituti agrari. Così si azzera anche la mobilità passiva. Il convento di san Giovanni Battista poi è perfetto: era difficile da riutilizzare, per la presenza dell’enorme chiesa centrale, di solo due grandi stanze e tante piccole cellette attorno. Un eventuale utilizzo difforme da quello di dormitorio e aree comuni era impensabile, tanto che era stato ristrutturato ad albergo negli anni 2010. Utilizzato dopo l’abbandono dei frati come casa di riposo, dalla riqualificazione è stato usato solo durante i periodi estivi, per pochi giorni. Sarebbe una destinazione che lo farebbe finalmente rivivere, anche perché è immediatamente utilizzabile. Non manca nulla, nessun lavoro dev’essere svolto. E pensiamo anche a quanto stimolante possa essere risiedere lì per dei giovani studenti. Per quanto riguarda i laboratori, abbiamo ceduto il terreno con entusiasmo, un’area di 10mila metri quadri che è strategica per la posizione, a due passi tra l’altro dalla stazione delle corriere. Il Della Rovere è un’eccellenza in crescita, prezioso per contrastare lo spopolamento dell’entroterra".
gio. vol.