ELISABETTA ROSSI
Cronaca

Pesaro: spaccio "affare di famiglia", moglie torna libera; marito e cognato ancora in cella

Il gip convalida l'arresto dei 3 nigeriani. La donna ha detto che era all'oscuro di quel traffico di eroina che i due uomini sono invece accusati di gestire

Eroina, blitz della polizia in provincia di Pesaro Urbino (archivio)

Eroina, blitz della polizia in provincia di Pesaro Urbino (archivio)

Pesaro, 20 febbraio 2023 – Ha detto di essere all’oscuro della presenza della droga a casa sua e di non sapere nulla di quel traffico ritenuto dagli inquirenti un “affare di famiglia”. Così lei è tornata in libertà. Ma marito e cognato sono rimasti in carcere. Lo ha deciso questa mattina il gip Giacomo Gasparini dopo aver convalidato l’arresto dei 3 nigeriani scattato venerdì scorso mattina in una casa a Montelabbate.

Gli agenti, guidati dal dirigente Paolo Badioli, si sono presentati a colpo sicuro a casa della coppia dove hanno rinvenuto circa 70 grammi di eroina, già confezionati in ovuli, del tipo di quelli utilizzati per il trasporto dei “Body Packers”, materiale per la preparazione delle dosi, e 4mila euro in contanti.

Altri indizi hanno portato gli inquirenti a proseguire la perquisizione anche a casa del fratello dell’uomo, dove sotto il letto, in uno spazio ricavato ad hoc, sono stati scoperti ben 330 grammi di eroina, già suddivisa in ovuli e pronta per lo smercio sulla piazza pesarese. Ieri, davanti al giudice, la donna, difesa dall’avvocato Stefano Vichi, ha detto di essere estranea ai fatti addebitati ai due uomini (assistiti invece dagli avvocati Giuseppe Briganti e Chiara Cecchini) ed è stata rimessa in libertà. A differenza di marito e cognato che attenderanno dietro le sbarre il processo.

Con l’operazione di venerdì scorso prosegue così l’attività della Polizia nella lotta contro il traffico di stupefacenti, che, nei mesi scorsi, con l’operazione “Millefiori”, ha già portato all’esecuzione di 13 custodie cautelari e 6 divieti di dimora nei confronti di cittadini nigeriani, ritenuti responsabili di svolgere attività di spaccio di eroina, perlopiù all’interno del parco Miralfiore, nonché al recente arresto, sempre di un cittadino, trovato in possesso di circa 110 grammi tra eroina e cocaina, destinati ad essere smerciati.

In tale contesto il personale della Squadra Mobile, diretto da Paolo Badioli, ha concluso un’ulteriore, importante attività investigativa, che ha consentito di individuare e bloccare un canale di approvvigionamento, già utilizzato dagli stranieri già arrestati, nonché dai soggetti che ultimamente hanno tentato di riprendere il controllo dello spaccio all’interno del polmone verde della città.