Pestaggio per lo smalto, tre in manette E nella gang spuntano anche baby rapinatori

Alla Rocca a Fano, picchiarono il 17enne pesarese che si lanciò in difesa dell’amico preso di mira per le unghie laccate e il ciuffo biondo

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I tre picchiatori sono già in carcere da due giorni, gli altri 5, di cui 4 sono minorenni, denunciati a piede libero. Li hanno identificati tutti e 8, i ragazzi del branco che l’8 maggio scorso, alla Rocca Malatestiana di Fano, hanno rapinato e pestato a sangue, fratturandogli il naso, Simone Pasquino, il 17enne pesarese che ha tentato di difendere l’amico Luigi Lupini, di 18, preso di mira per le unghie smaltate e il ciuffo decolorato. Dopo più di un mese e mezzo di indagini, l’altro giorno gli uomini del Commissariato di Fano, sotto la guida del dirigente Stefano Seretti, hanno chiuso il cerchio sulla gang e arrestato, su ordine del gip del Tribunale di Pesaro, che ha acccolto la richiesta della procura, i 3 giovani che si sono scagliati con violenza, a pugni e calci, sul pesarese. Si tratta di un moldavo di 20 anni, considerato il leader del gruppo, operaio, residente a Fano da diversi anni, già arrestato per droga, di un 19enne italiano di origine nordafricana, ospite di una comunità educativa della zona, e di un marocchino, anche lui di 19 anni e residente a Fano. Per loro, così come per gli altri 5 denunciati, l’accusa è di rapina aggravata e continuata. Uno dei minorenni denunciati, che si trova nella stessa comunità del compagno arrestato, si è visto aggravare la misura ed è stato trasferito in un istituto minorile a Bologna.

La Polizia aveva già identificato la banda poco dopo l’aggressione alla Rocca dell’8 maggio scorso. Determinante per le indagini è stata la testimonianza non solo delle vittime, ma anche di un uomo che quel giorno ha assistito alla scena e ha chiamato la polizia. Le immagini delle telecamere sulle strade intorno alla Rocca hanno invece immortalato il gruppo di giovani assalitori che si dava alla fuga.

Due le rapine messe a segno in rapida succesione dagli 8 in quel pomeriggio di violenza, secondo quanto messo in fila dalle indagini del commissariato. La gang avvicina prima un’auto con a bordo due giovani fanesi. Li fanno scendere e a quello che guida strappano il braccialetto, mentre al passeggero portano via il cellulare. Il bottino non li soddisfa però. Pochi minuti dopo gli stessi ragazzi si portano al vicino parcheggio di fronte alla Rocca Malatestiana. Qui stanno passando i due amici pesaresi. La gang li ferma. A Lupini chiedono la collanina. Lui se la sfila, loro gliela strappano di mano. Poi lo prendono di mira per lo smalto alle unghie e il ciuffo biondo. Simone non ci penssa un attimo. Si lancia in difesa dell’amico. E il gruppo, o meglio i 3 arrestati, lo "puniscono" colpendolo con calci e pugni, fino a rompergli il naso e a provocargli lividi sul volto e il corpo. Gridano parole e offese a sfondo omofobico. Poi al 17enne rubano cellulare e marsupio con dentro le chiavi. E scappano. In entrambi gli episodi, è risultato che gli 8 avevano anche bevuto.

Nei prossimi giorni, per i tre arrestati ci sarà l’interrogatorio di garanzia davanti al gip. Potrebbero già dare la loro versione dei fatti. O scegliere di tenere la bocca chiusa. In attesa del processo.

Elisabetta Rossi