Porto, le due Torri: "Si parte con i lavori e consegna entro la primavera 2026"

Il blocco è durato 2 anni e mezzo con Tar e processi penali per un esposto della Capitaneria. "Di 64 appartamenti ne sono rimasti da vendere solamente 4", dice Paolo Giorgini del fondo israeliano.

Porto, le due Torri: "Si parte con i lavori e consegna entro la primavera 2026"

Porto, le due Torri: "Si parte con i lavori e consegna entro la primavera 2026"

E’ finita l’odissea nello spazio – almeno così sperano sia il fondo Israeliano che la Renco – per la realizzazione delle due torri fronte porto, nell’area che una volta ospitava il consorzio agrario. Perché la conferenza dei servizi ha dato l’ok per iniziare le opere per cui si è chiuso anche l’ultimo intoppo burocratico, e cioè quello riguardante il monitoraggio delle sabbie di scavo che vengono ora eliminate. Dal giorno in cui operai e mezzi della Renco si sono messi in moto per abbattere il rudere industriale dell’ex consorzio, sono passati esattamente due anni e mezzo con un contorno fatto di denunce penali e tre imputati per un esposto presentata in Procura dalla Capitaneria di Porto.

"La prossima settimana depositiamo le fidejussioni che sono per legge – dice Paolo Giorgini referente per il fondo israeliano –, dopodichè partiamo con l’edificazione dei 63 appartamenti previsti e pensiamo, con le giuste precauzioni, di poter andare avanti con i lavori anche nel periodo estivo".

Rispetto alla previsioni, siccome non è passata la variante per trasformare il piano terra in civili abitazioni, il piano strada delle due palazzine che nasceranno affiancate, ospiteranno solamente negozi di abbigliamento legati alle attività marinare, oppure uffici. "Abbiamo detto no – continua Giorgini – alle richieste che abbiamo avuto per ospitare ristoranti, anche di operatori conosciuti in città, ed anche per ospitare eventuali bar. Questo per evitare eventuali rumori fino a notte fonda. Ma non solo questo perché certe attività presuppongono anche una viabilità che invece resta problematica".

Con la realizzazione della nuova antenna di telefonia 5G in area demaniale è venuta a cadere la possibilità di creare una stradina, ed anche una ciclabile, che partendo dalla palazzina della Capitaneria di Porto, andasse a sbucare su viale Trieste.

Una odissea per la proprietà che ha perso in questi due anni e mezzo i bonus fiscali – detrazioni anche di 90mila euro per gli acquirenti – oltre al rincaro di tutte le materie prime che hanno fatto lievitare i prezzi al metro quadro. Comunque nononostante tutte queste problematiche che si sono accavallate nel corso di questi due anni e mezzo, i 63 appartamenti sono stati quasi tutti venduti sulla carta. Ne rimarrebbero 4-5 ancorda sul mercato.

Sui tempi di consegna si slitta di qualche mese rispetto ai compromessi che sono stati stilati i "perché come tempi di consegna avevamo messo la fine del prossimo anno, ma con questi ultimi problemi che abbiamo dovuto risolvere con lo smaltimento delle sabbie, pensiamo che le abitazioni saranno pronte per la primavera del 2026", conclude Paolo Giorgini.

m.g.