Pesaro, prodotti cosmetici 'pericolosi'. Maxi sequestro della Finanza

I prodotti, del valore di 15mila euro, erano in commercio nel punto vendita di un noto franchising nazionale

Guardia di Finanza (foto di repertorio)

Guardia di Finanza (foto di repertorio)

Pesaro, 26 maggio 2022 -  Altri 1.886 prodotti prodotti cosmetici –  sulle cui confezioni non erano indicati gli ingredienti di composizione del prodotto stesso – sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Pesaro.  I prodotti – del valore di 15mila euro – erano in commercio nel punto vendita di un noto franchising nazionale di Pesaro.  

L’operazione fa seguito ad altre due, condotte dallo stesso Reparto nei mesi scorsi, che hanno portato al sequestro di altri 59.000 prodotti potenzialmente pericolosi per la salute, non conformi ai requisiti minimi di sicurezza e privi delle informazioni identificative previste dalla normativa di riferimento.

"In particolare – si legge in una nota della Finanza –  i controlli eseguiti in tre esercizi commerciali, hanno permesso di individuare prodotti cosmetici, materiale elettrico, articoli per animali, di cancelleria e da decorazione privi delle dovute indicazioni di provenienza, delle istruzioni per l’utilizzo, delle avvertenze di sicurezza e della composizione merceologica. Tali indicazioni sono, infatti, fondamentali, in quanto, oltre ad attestare la conformità dei prodotti agli standard di sicurezza dell’Unione Europea e nazionali, garantiscono che il prodotto non sia stato fabbricato con sostanze potenzialmente dannose per la salute".

"La commercializzazione di beni sul territorio nazionale richiede, infatti, l’obbligatoria indicazione, chiaramente visibile e leggibile, almeno della denominazione legale o merceologica del prodotto, del produttore o importatore, del Paese di origine (se al di fuori dell’Unione Europea), dell’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente e dei materiali impiegati, delle istruzioni e delle eventuali precauzioni e loro destinazione d’uso, se utili ai fini della fruizione e della sicurezza del consumatore. Tali dettagli devono figurare sulle confezioni o sulle etichette dei prodotti nel momento in cui sono posti in vendita, eccezion fatta per le istruzioni, le eventuali precauzioni e le destinazioni d’uso che possono invece essere riportate su altra documentazione illustrativa da fornirsi in accompagnamento ai prodotti stessi".

I  responsabili sono stati segnalati alla competente Camera di Commercio per la definizione delle sanzioni amministrative contestate, che prevedono sanzioni pecuniarie anche fino a 25.800 euro.