"Pronto soccorso e Pediatria, no ai privati"

Il Movimento Cinque Stelle contrario all’affidamento dei servizi a soggetti esterni, appello al Consiglio comunale perché si esprima

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Pronto soccorso e pediatria: il Movimento Cinque Stelle si dice contrario all’affidamento, del servizio medico a soggetti privati esterni. Questo il senso dell’ordine del giorno proposto dallo stesso movimento perché il consiglio comunale si esprima contro "il ricorso massiccio e sistematico alle esternalizzazioni dei servizi medici negli ospedali marchigiani (Pesaro, Fano, Urbino, Senigallia, Fermo, Ascoli Piceno, Macerata, Civitanova Marche e San Severino). Tema già oggetto di una interrogazione presentata, un mese fa, in consiglio regionale dalla capogruppo grillina, Marta Ruggeri e che ha fatto discutere non poco su un argomento alquanto delicato che tocca la salute dei cittadini.

In particolare per quanto riguarda Marche Nord, secondo Ruggeri, al Pronto Soccorso i medici esterni coprirebbero i seguenti turni: 70 per i mesi di novembre e dicembre 2022 e 100 da ottobre a novembre 2023. Mentre per Pediatria i turni coperti da medici esterni sarebbero 80 per novembre e dicembre 2022 e 100 da gennaio a ottobre 2023. Prevista, inoltre, la possibilità di prolungare la durata degli affidamenti per ulteriori due anni e di acquistare il 30% di ulteriori turni per la durata massima stimata di 36 mesi.

Per i consiglieri comunali Tommaso Mazzanti, Francesco Panaroni, Giovanni Fontana "l’affidamento a soggetti esterni dei servizi medici per la copertura dei turni rappresenta uno dei sintomi del processo di privatizzazione strisciante del sistema sanitario regionale. Gli ingenti importi impegnati (si parla di un appalto di 3.335.000 e di ulteriori 9.671.500 per l’esercizio delle opzioni) suggeriscono l’eventualità di una prospettiva sempre più privatistica nella gestione degli ospedali marchigiani". E ancora: "Il ricorso alle cosiddette ‘cooperative’ è avvertito come uno scadimento della qualità dei servizi per l’elevato avvicendamento del personale e per criteri di selezione meno rigorosi di quelli dei concorsi, oltre a comportare un costo superiore agli oneri sostenuti per i medici dipendenti".

E ancora: "Recentemente diversi medici hanno lamentato la sperequazione eccessiva tra i compensi del personale utilizzato dai gestori privati e quelli dei dipendenti del Servizio sanitario nazionale, con i primi che sono sensibilmente più elevati dei secondi". Considerazione che dovrebbe portare il consiglio comunale ad esprime in maniera contraria "al massiccio e sistematico ricorso alle esternalizzazioni dei servizi medici".

an. mar.