"Proposi una lista mista. Loro mi hanno detto no. E governiamo ancora noi"

Il presidente della Provincia di Pesaro, Giuseppe Paolini, commenta la parità di seggi in Consiglio e sottolinea la volontà di collaborazione tra le diverse fazioni politiche. Priorità: Pnrr per l'edilizia e la viabilità, nonostante tagli ai trasferimenti statali.

"Proposi una lista mista. Loro mi hanno detto no. E governiamo ancora noi"

Giuseppe Paolini, sindaco di Isola del Piano e presidente della Provincia

Ci sarà solo il suo voto a ‘rompere’ la parità in Consiglio da qui al 2026, visto che i 12 seggi saranno ripartiti equamente tra centrodestra e centrosinistra, ma Giuseppe Paolini non giudica ingovernabile la Provincia. Anzi, il presidente rimarca la propria volontà a "non litigare e scontrarci. Siamo qui per risolvere problemi".

Presidente, anche se c’è parità di seggi, il centrodestra ha per la prima volta ottenuto più voti…

"Partiamo dall’antefatto: ad agosto avevo proposto ad alcuni sindaci di centrodestra una lista unica come si era fatto a partire dai tempi di Daniele Tagliolini, che creò la ‘Casa dei Comuni’. Lo abbiamo fatto anche quando avevamo i numeri per governare da soli. Sembravano d’accordo. Un mese fa mi hanno detto no. Si sentivano forti: qualcuno diceva “vinciamo 8-4”, poi sono calati a 7-5. È finita 6-6, ma voto anch’io, per cui la vittoria amministrativa è del centrosinistra. Sono contento del risultato. Per altro, noto con sorpresa che Maurizio Gambini non sia stato eletto: umanamente mi dispiace, abbiamo governato insieme e lo conosco, ma che un sindaco di una città capoluogo sia stato scaricato è grave per chi l’ha convinto a stare in lista".

Si aspettava questo risultato?

"Anch’io credevo che avrebbero avuto una maggioranza, visto il risultato delle ultime elezioni, soprattutto con le civiche. Ma mi sembra proprio che i civici non siano stati premiati. È stato eletto chi aveva forti appartenenze partitiche. Noi abbiamo avuto una visione diversa".

Quale?

"Abbiamo lavorato per costruire una rappresentanza da entroterra, centro e costa e ci siamo riusciti. I numeri che avevano non li hanno saputi usare. Erano pronti per chissà quale vittoria, ma la Provincia sarà ancora governata dal centrosinistra e non credo sia un peccato mortale. Vorrei però sottolineare una cosa".

Prego...

"Anche i nostri non eletti sono stati determinanti, come Alison Micheli, di Petriano, che era nei comitati contro la discarica di Riceci e stimo tanto, perché ha combattuto fino in fondo, in maniera non politicizzata, per una cosa in cui credeva. O come Simona Guidarelli di Pergola, che ha detto “ci sto” pur sapendo che le speranze di elezione fossero poche, ma ha lottato e portato consensi. E sono stati fondamentali anche Anteo Bonacorsi di Mondolfo, Sara Cucchiarini di Fano, Alessandro Avaltroni di Fratte Rosa, e Matteo Sanchioni di Gabicce Mare".

Ora quali saranno le priorità?

"Prima di tutto seguire il Pnrr per l’edilizia, con oltre 60 milioni di euro in gioco, e la viabilità. Il fatto grave è che tra quest’anno e il 2026 il Governo ci taglierà quasi 2 milioni di euro di trasferimenti, mentre prima si parlava di tornare all’elezione diretta del presidente. Magari ci si tornasse, invece solo promesse. La situazione nasce da una legge fatta – purtroppo – da un Governo che sostenni, ma era sballata e non finita. Spero si torni a dare alle Province la dignità che meritano".

Nicola Petricca