Prosciolto il prof con la pistola Pretendeva silenzio per dormire

La pistola semiautomatica Glock stretta nella mano, mentre gridava ai ragazzi del piano di sopra di smetterla di fare chiasso. Lui prof 78enne in pensione era finito a processo per minacce aggravate. Ieri il giudizio contro di lui si è chiuso, senza condanna. I ragazzi, due studenti del Conservatorio, hanno ritirato la querela, il giudice ha fatto cadere l’aggravante e pronunciato sentenza di non doversi procedere nei confronti dell’imputato (difeso da Silvia Saccomandi). Le vittime di quello sfogo armato hanno precisato che il 78enne non ha mai puntato la pistola contro di loro e che l’ha sempre tenuta lungo il fianco, con la canna rivolta verso il basso. Era la sera del 2 febbraio 2019, via Cattaneo. Dal piano di sopra a quello del prof arrivano rumori e grida. Festa e divertimento. Non per il pensionato che con quel baccano non riesce a dormire. Va su e urla di smetterla di fare chiasso. "Vi sparo, vi sparo". I giovani non aprono, guardano dallo spioncino. Vedono lui, non l’arma. Il pensionato torna di sotto e intanto uno dei giovani scende per accompagnare a casa un amico. Al ritorno, il 78enne lo ferma. Ha la pistola in mano, lo sgrida, ma, come ha ribadito anche in aula il ragazzo, non lo minaccia. La serata chiassosa sembra finita lì, ma poi scatta il processo, chiuso ieri a suo favore.

e. ros.