"Proteggiamo i ragazzini da alcol e droga E offriamo il body guard anche per la disco"

Piero Berardi, investigatore, titolare della PJ Investigation, spiega cosa vuol dire sorvegliare un minorenne ’problematico’ "I genitori li vedono cambiati, si impauriscono e ci chiamano. Troppe volte hanno le bottiglie di vodka nello zaino comprate dall’amico"

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Piero Berardi, lei è titolare della PJ Investigation, ci spieghi come comincia il lavoro di controllo dei minorenni...

"Ci chiamano i genitori. Vedono i figli che cambiano atteggiamento all’improvviso. Soprattutto le femmine. Si chiudono in camera, occhi rossi, non parlano, sempre a telefono, ci dicono ’non è più quelloa di prima’, si preoccupano, e qualcuno ci chiama".

La sua agenzia quanti casi tratta di questo tipo in un anno?

"Tra i 30 e i 40".

Cosa vi chiedono più esattamente i genitori?

"Di controllare con chi esce il figlioa, se si drogano, se bevono ecc..."

Quindi voi cosa fate?

"I controlli avvengono soprattutto nel week end, il che vuol dire il venerdì e il sabato sera. Ci facciamo dare l’indirizzo, la foto, come si muove, se in scooter o in motorino, e lalo seguiamo e ci appostiamo dove sta lui".

Ma prima parla col genitore, no?

"Certo, mi faccio raccontare tutto, le dinamiche famigliari anche, per capire i punti deboli, anche dei rapporti".

Faccia un esempio degli ultimi casi trattati...

"Un mese fa una 14 enne, uscita di casa a piedi, sale sullo scooter con l’amica, vanno al mare, viale Trieste, si incontrano con altri amici, vanno in spiaggia, cominciano a farsi le canne e a bere..."

E voi a quel punto cosa avete fatto?

"Ho avvisato il genitore, che è venuto a prenderla e l’ha riportata a casa".

Secondo lei l’alcol è un emergenza anche per i minorenni?

"Sì, noi spesso li troviamo sfasciati dall’alcol. Mandano l’amico maggiorenne a comprare la vodka al supermercato e si riempiono gli zaini".

Il vostro servizio di sorveglianza quanto costa?

"Tra i 50 e i 60 euro l’ora. Un intervento può durare 5 ore. Diciamo che di media, un controllo di un adolescente, per più giorni, costa intorno ai mille euro".

Ma quando arrivate voi, a volte è già troppo tardi?

"Sì. Ma a volte riusciamo a risolvere, nel senso che facciamo scoppiare il bubbone e le situazioni in famiglia si chiariscono".

Ma di chi è la colpa?

"A volte dei genitori. Devono fare i genitori, ma sono presi da molte altre cose, e li fanno in maniera incompleta".

E quando finisce il vostro compito cosa accade?

"Che propongo una chiacchierata, qualcuno accetta, a volte noi consigliano lo psicologo".

Ma i ragazzini come reagiscono quando scoprono che sono stati sorvegliati?

"Alcuni si arrabbiano. Altri restano indifferenti".

Nuove tendenze, su questo fronte?

"Certe famiglie, quelle un po’ più altolocate, ci chiedono il body guard per accompagnare la figlia in discoteca, o agli eventi".

Hanno così paura?

"Ma sì, il problema è con chi si vede la ragazza. Vedi l’ultimo caso di violenza capitata in una discoteca (alla Baia Imperiale, ndr). A volte i genitori hanno paura che le ragazze si infilino nel branco invece di stare coi propri amici più fidati".

Quindi?

"Se vanno in una disco in cui abbiamo già noi il servizio, diamo incarico a uno dei nostri di guardare la ragazza per tutta la sera. Oppure a volte il nostro body guard fa anche da tassista, la va a prendere a casa e poi la riaccompagna".

Quanti casi così avete trattato da inizio stagione?

"Quattro o cinque".

E quanto costa a una famiglia una serata così?

"Sui 200 euro".

Che impressione le fanno in genere i genitori che si rivolgono a lei per i loro figli?

"Di gente in difficoltà, non disperata ma che chiede aiuto. Emotivamente provata, ecco".

Alessandro Mazzanti