Rapina i coetanei armato di sasso "Tirate fuori tutti i soldi che avete"

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Accade tutto alla stazione dei treni di Pesaro, qualche giorno fa, poco dopo mezzanotte. I locali sono semivuoti, ma c’è ancora qualcuno che sta passando, scendendo dai treni o per salire sugli ultimi convogli della giornata.

Tra questi anche un 17enne straniero. E’ ubriaco. Cerca soldi, facili e subito. Vede due quasi coetanei, più giovani, esattamente di 15 e 16 anni, nei suoi pressi. Sono i due, di Ancona, con cui lui pensa di risolvere i suoi problemi di liquidità. Quindi afferra un sasso dal binario, si avvicina a loro e con la pietra li minaccia: "Datemi i soldi, subito". Una donna però, forse una di quelle che stava passando di lì, vede la scena, e chiama subito i carabinieri. Poco dopo i militari lo arrestano: il 17enne straniero, si scoprirà presto, ha anche precedenti per reati contro la persona.

Che il giovane presunto rapinatore avesse bevuto, lo si vede chiaramente dal fatto che quando i militari lo raggiungono, mentre tenta di fuggire, cade a terra. Ma nel frattempo era stato riconosciuto anche dalle due giovani vittime, che avevano raccontato tutto alla pattuglia intervenuta: la minaccia col sasso e uno dei due minorenni costretto per la paura a dargli gli spiccioli che aveva in tasca.

Quando i carabinieri tentano di identificarlo, il 17enne dichiara di non avere documenti e fornisce false generalità, come se fosse stato maggiorenne. Poi va in escandescenze, minaccia gli stessi militari che sono intervenuti sul posto, i quali lo portano quindi in caserma per accertare la sua identità e procedere nei suoi confronti. E una volta in caserma il minorenne continua a creare seri problemi: insultando i militari e sputando loro addosso, idem sui mobili e altri oggetti che si trova davanti. Si scopre poi anche che era scappato da una comunità ove era stato collocato dal giudice per un precedente reato.

La serata di escandescenze finisce poco dopo, in carcere.

Il 17enne infatti, finiti gli accertamenti e raccolte le denunce delle vittime, viene prima portato al centro di prima accoglienza di Ancona. Poi, visto che era stato sorpreso in flagranza di reato, viene condotto in carcere dai carabinieri di Pesaro, così come richiesto dalla Procura minorile dorica e disposto dall’ordinanza del gip.

"La peculiarità della misura cautelare – spiegano i carabinieri in una nota – in presenza di determinati requisiti, si rendeva necessaria anche per fornire al minore il senso di una risposta adeguata alle sue gravi azioni criminose, che potrà essere interrotta quando il giovane dimostrerà una crescita morale e di progressiva responsabilizzazione".