Pesaro, Ricci: "Vi prometto un 2024 spettacolare". "Il mio successore? Biancani o Vimini"

"Siamo squadra, pronti a sostenere chi sarà scelto, ma entrambi devono correre". "La destra qui ancora una volta sbatterà il muso" "Ho ridato a Pesaro l’orgoglio di essere uno dei posti migliori del paese". "La sanità? Col centrodestra è solo peggiorata"

Ricci: "Vi prometto un 2024 spettacolare"  "Il mio successore? Biancani o Vimini"

Ricci: "Vi prometto un 2024 spettacolare" "Il mio successore? Biancani o Vimini"

Pesaro, 7 giugno 2023 – "Nove anni da sindaco". Nel loggiato dei musei civici, tra i colori e la musica del Sanpietrino Summer, la corte all’aria aperta delle sorelle Ottani, Matteo Ricci ha risposto alle domande dei giornalisti. Dopo aver ascoltato le risposte per una prima mezzora, Franco Bertini, ha movimentato la serata: "Sindaco perché siamo qua? Fino ad ora non ho sentito una novità...". Ricci, abbozza, intuendo la tela del Ragno. "Li facciamo perché non sono tutti attenti. C’è tanta gente: quindi interessa fare un quadro generale".

Il cortile di Palazzo Mazzolari Mosca è pieno: a spanne 200 persone, anche se molti sono i simpatizzanti del pensiero ricciano. Bertini dà uno spunto critico: "Come cittadino non condivido la strategia della città. Cosa vuol dire quando dice che Pesaro non deve essere provinciale, ma nazionale? Forse perde di vista che questa città ha il 40% di persone sopra i 65 anni. Per i quali, per esempio, Rocca Costanza è un luogo dell’anima. Bene che abbia conquistato il titolo di Pesaro 2024 e non si merita di non viverlo pienamente poiché finirà la legislatura a metà del 2024, ma l’amore per la città può passare anche attraverso la semplice cura e la manutenzione per il bello. Il busto di Pandolfo Collenuccio è nero da fare schifo: i turisti che sono quelli che dovrebbero tornare per l’anno della cultura rimangono basiti. Allora parliamo di internazionalità, ma anche di piccoli eventi quotidiani". Ricci, risponde: "Per Rocca Costanza abbiamo portato a casa un investimento di 7 milioni di euro. La ristruttureremo interamente per accogliere il Museo nazionale Dario Fo e Franca Rame. E’ una novità positiva o no? O Rocca Costanza sono solo i capperi da togliere dal muro? Ecco quest’ultima opzione è provincialismo. E’ non rendersi conto della trasformazione che è in atto. E’ guardare il proprio naso e non cambiare prospettiva. Pesaro, in passato ha avuto potenzialità inespresse a causa dei queste mentalità. Ci siamo sentiti minori: meno di Bologna e Rimini. Il 2024 sarà spettacolare".

Il Ragno incalza. "Secondo lei il museo delle motociclette è cosmopolitismo? Vada a vedere cosa fa la Guzzi per i 125 anni...". Con Bertini il sindaco non sfonda: non tocca palla al pari del centrodestra locale che, secondo il primo cittadino va relegato ad un ruolo “minore“, nemmeno a riconoscergli quello di opposizione. "Non ho paura. Vinceremo. Anzi da Pesaro partirà la rivalsa nazionale" ha detto Ricci, rispondendo alla domanda di Simonetta Marfoglia sulle prossime amministrative, fatta soprattutto alla luce dell’effetto Silvetti in Ancona, sfavorevole per il Pd, almeno quanto l’effetto Schlein. "Il centrodestra locale? – ha schernio Ricci –. Bravi ragazzi, ma non toccano palla. Però non sottovaluto nulla. Siamo stati il primo Comune ad aver allargato ai 5 stelle. La collaborazione è andata benissimo. Così come con I Verdi. Insomma la situazione pesarese non è minimamente paragonabile a quella anconetana. La destra qui batterà ancora una volta il muso. Questi nove anni sono stati fantastici. Certo avrei potuto fare bene, alcuni frutti non li vedrò. Il terzo mandato non credo ci sarà: la Meloni pensa che il terzo mandato possa favorire il centrosinistra. Però dieci anni sono sufficienti. Un buon amministratore non deve avere l’ansia di fare tutto lui, ma deve avere la cura di lasciare una buona eredità". Alla domanda sulle Europee di Teobaldo Bianchini è stato evasivo: forse perché veramente, la nebbia, sul proprio futuro è fitta. Pesaro sarà nazionale, ma nel partito Nardella e Bonaccini contano. E poi è tutto troppo prematuro. "Che futuro? Non mi piace perdere nemmeno a briscola – ha detto Ricci –. Non mi ha fatto piacere l’esito, ma un minuto dopo che hanno vinto Elly e Chantal, mi sono messo a dare una mano". "Il mio successore? Biancani o Vimini, ma noi siamo squadra. Tutti e due dovranno correre. Ma siamo pronti a sostenere tutti subito chi sceglieremo".

Nel futuro prossimo del sindaco c’è un libro “Pane e politica“, che pubblicherà con l’editore de Il Fatto Quotidiano. Alle preoccupazioni riguardo il Pnrr espresse da Thomas Del Bianco, per i tanti cantieri da mettere a terra, il sindaco ha rassicurato tutti".