Rossi: "Ci vuole la caccia di selezione al lupo"

Il consigliere regionale: "Se si fa per cinghiali e caprioli, non vedo perché non per un animale che si sta diffondendo troppo"

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"Il Lupo va gestito prima che la situazione degeneri!". L’affermazione è del Consigliere Regionale Giacomo Rossi, da tempo attento alle vicende agricole, zootecniche e venatorie del nostro Territorio e che più di una volta è intervenuto sulla "gestione" del lupo, ritornato recentemente nelle cronache per numerosi avvistamenti vicino alle case, incidenti ed attacchi ad animali. "Sulla questione, ho sempre detto la mia – dice Giacomo Rossi – senza aver paura della forte lobby del lupo composta dagli ambientalisti da salotto e dai filosofi di città che non riescono a vedere fuori delle loro mura e non si rendono conto che il lupo è pur sempre un predatore e come tale, va gestito. E’ ovvio che il lupo (o i cani ibridati) non è il male del secolo e non è il pericolo più grande della nostra società ma è un fenomeno che non va visto con superficialità. Tutto ciò lo dicono i fatti e i recenti fatti di cronaca: i lupi, al di là dei censimenti, più o meno veri, stanno aumentando a dismisura e con essi gli ibridi. È un animale che si sta sempre di più antropizzando e che ha sempre meno paura dell’uomo. Oltre ad aggredire le greggi ed il lavoro di tanti allevatori, il lupo è arrivato alle porte delle nostre città e nei pressi delle case sparse dove è arrivato persino ad aggredire i cani domestici. Qualche domanda ce la dovremo pur fare prima che la situazione degeneri o succeda qualcosa di davvero grave".

Il consigliere regionale si era già impegnato a riguardo: "Già dal 26 maggio, dopo i fatti dell’aggressione filmata di un lupo ai danni di un cane nei pressi di Mombaroccio, ho interessato l’Assessore e i dirigenti regionali sulla questione chiedendogli di attenzionare fino in fondo la situazione e di mettere in campo subito tutte le azioni di prevenzione da poter utilizzare o richiedere. Purtroppo non ho avuto nessuna risposta concreta nel merito ma confido che qualcosa si smuovi. Il nostro Assessorato all’Agricoltura ha dimostrato dinamicità su molti aspetti e credo che possa intervenire decisamente anche su questo. Ho visto che la Regione ha compartecipato un’iniziativa dove si parlava di prevenzione dal lupo, cosa importante ma non risolutiva. Credo infatti che qui ci sia un problema di numeri e dovremmo valutare piani di cattura od abbattimento come fanno altre Nazioni europee, specialmente nei casi di attacchi localizzati e cronici. Se abbattiamo un cinghiale o un capriolo, perché non potremmo farlo con un lupo? L’animale predato e sventrato da un lupo, ha per caso meno diritti del lupo stesso?". Il tutto non le sembra un film già visto? "Esattamente. Oltre ai nuovi e preoccupanti fenomeni dell’aumento dei lupi, dell’avvicinamento alle case e degli attacchi agli animali domestici, resta l’annosa problematica degli attacchi alle greggi con le relative pratiche risarcitorie che spesso non riescono a sopperire i danni realmente provocati agli agricoltori. Evidentemente a qualcuno conviene che la situazione rimanga tale".