CLAUDIO SALVI
Cronaca

Rossini Opera Festival 2024: ritorno in centro e Orchestra del Comunale di Bologna

Il Rof 2024 torna al Teatro Rossini e Auditorium Scavolini, con l'Orchestra del Comunale di Bologna protagonista.

La presentazione in Senato della prossima edizione del Festival

La presentazione in Senato della prossima edizione del Festival

Sono due le novità del prossimo Rossini Opera Festival svelate ieri in Senato nel corso della conferenza stampa di presentazione della 46esima edizione (dal 10 al 22 agosto). La prima (in parte attesa), l’abbandono della Vitrifrigo Arena e il ritorno del festival in centro. La seconda il rientro al Rof dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.

Il ritorno in centro è stato annunciato dal presidente del festival e vicesindaco Daniele Vimini che ha confermato l’abbandono definitivo degli spettacoli alla Vitrifrigo Arena. Una struttura che, seppur funzionale da un punto di vista tecnico, era mal sopportata dal pubblico dei melomani. "Questa scelta – ha detto Vimini – eviterà al pubblico la scomodità del trasporto in pullman e consentirà il completo ritorno del festival in centro: al Teatro Rossini e all’Auditorium Scavolini.

La seconda sorpresa è stata invece annunciata dal sovrintendente Ernesto Palacio, che ha parlato del ritorno del "figliol prodigo" anche se in questo caso si tratta di un’intera orchestra: quella del Comunale di Bologna che al festival ha vissuto stagioni gloriose: dal 1987 al 2016.

La terza notizia, non annunciata ma sottintesa e legata a quest’ultima, è che la pur apprezzata Orchestra Sinfonica nazionale della Rai – che in questi otto anni si era cimentata a Pesaro con valore e riconoscimenti unanimi nel repertorio rossiniano – dalla prossima edizione sparirà dai cartelloni del Rof.

Per il resto la conferenza stampa in Senato organizzata dal senatore Antonio De Poli, è stata l’occasione per ricordare la figura di Gianfranco Mariotti e svelare qualche altro particolare sul programma. Ad aprire la conferenza nella Sala dedicata ai caduti di Nassiriya dove anni fa si tenne un’altra conferenza del Rof - quella in occasione del 150esimo della morte del Cigno – è stato proprio il senatore De Poli (eletto nelle Marche), che ha parlato del Rof "come di un’eccellenza assoluta che rappresenta l’Italia nel mondo".

E’ seguito poi il videomessaggio dell’assessore regionale alla cultura Chiara Biondi che in virtù di questa riconosciuta eccellenza ha ribadito l’appoggio incondizionato della Regione al festival. Il presidente della Fondazione Rossini Gianni Letta ha ricordato come Fondazione Rossini e Rof "abbiano saputo costruire attorno a un compositore di grande prestigio l’identità di una città, promuovendo una fervida cultura musicale. L’obiettivo di questo lavoro congiunto è stato riscoprire un Rossini dimenticato e riconsegnarlo alla cultura mondiale per quello che non si sapeva che fosse, che andava molto al dà delle opere buffe note al grande pubblico".

L’ex sovrintendente Carlo Fontana ha ricordato Mariotti, anima e cuore di un festival unico e autore di un progetto culturale che ha portato a Pesaro i migliori artisti del mondo".

Ernesto Palacio ha illustrato nei dettagli un programma già svelato alla fine dell’estate mentre il direttore artistico Juan Diego Florez in un videomessaggio ricordando Mariotti ha detto "Insieme a Palacio continueremo a portare avanti le sue idee fondamentali sul Rof e su Rossini".

Il Direttore scientifico della Fondazione Rossini Ilaria Narici si è soffermata sulle rarità musicologiche del prossimo Festival: "In particolare la ripresa di Zelmira nell’edizione curata da Rossini per Parigi nel 1826 e le tre Cantate per voce sola, coro e orchestra Il pianto di Armonia sulla morte di Orfeo (1808), La morte di Didone (1811), Il pianto delle muse in morte di Lord Byron (1824) presentate nella nuova edizione critica a cura, rispettivamente, di Marco Beghelli, Cecilia Nicolò ed Eleonora di Cintio".

I registi Calixto Bieito e Rosetta Cucchi hanno inviato a loro volta un videomessaggio. In particolare quest’ultima ha svelato particolari sull’allestimento dell’Italiana in Algeri che vedremo al Teatro Rossini.