ADRIANO BIAGIOLI
Cronaca

Fossombrone in festa: raggiunti i playoff dopo un campionato strepitoso

Si celebra l'accesso ai playoff, mentre l'Isernia affronta la retrocessione dopo un gol rocambolesco.

L’allenatore Michele Fucili

L’allenatore Michele Fucili

Giustamente soddisfatto, alla fine, mister Fucili: "Oggi abbiamo raggiunto un traguardo importante e siamo ovviamente molto, molto contenti. Da una parte dispiace per gli avversari, che oggi sono retrocessi, ma noi abbiamo giocato la nostra partita e alla fine abbiamo trovato anche la rete del vantaggio. Ci sono stati alcuni episodi nei quali magari siamo stati favoriti noi e altri che hanno visto favoriti gli avversari. Anche il caldo ha giocato un ruolo importante. Oggi diciamo che si è chiuso il cerchio, dopo un campionato dal mio punto di vista strepitoso".

Adesso è già ora di playoff… "Sì, andremo a giocare questa partita fuori casa, e sarà dura, perché dovremo cercare di vincerla. Ma al di là di questo ora ci godiamo il risultato, che è un po’ la ciliegina sulla torta del campionato che abbiamo fatto, ma mi viene da dire sulla torta di tutti i sei anni della nostra gestione".

Mister Farrocco, il tecnico dell’Isernia: "Il calcio è lo sport del diavolo. È stato un epilogo per noi molto triste. Voglio chiedere scusa ai nostri tifosi, che oggi erano numerosi. Io, il mio staff e tutti quanti i ragazzi siamo veramente a pezzi, addolorati. Spero che si possa ripartire, che loro possano ripartire, che tutti quanti, la società, possano ripartire e far tesoro di quello che è successo oggi". E poi sul gol extra time: "Quel gol lì è stato un gol rocambolesco: su un calcio d’angolo per noi, abbiamo preso un gol che è veramente difficile da commentare. Un pareggio ci avrebbe consentito di andare a uno spareggio play-out, che avevamo rincorso tanto. Ci davano per spacciati, ma ci eravamo rialzati…".

Infine il sassolino dalla scarpa: "La Sambenedettese è una grande squadra, ma penso che i festeggiamenti debbano essere fatti alla fine del campionato: per il rispetto di tutti, perché ancora c’erano squadre che inseguivano i loro sogni, i loro obiettivi. Festeggiare quando per gli altri tutto è ancora in ballo mi pare non sia corretto, non sia rispettoso. Spero che non capiti mai a loro…".

a.b.