
Massimiliano Santini, indagato per concorso in corruzione nell’ambito dell’inchiesta sugli affidamenti ’allegri’
Scoperta la "scatola nera" del pc scamparso. Gli inquirenti hanno trovato il cuore e il contenuto del computer portatile di proprietà del Comune di cui Massimiliano Santini, meno di due mesi fa, aveva denunciato la scomparsa. Attraverso il Ced del Comune si sta ricostruendo il contenuto di quel dispositivo visto che il materiale è rimasto nel cervellone del Ced e non è stato cancellato. Al setaccio, quindi, gli inquirenti stanno passando tutto il materiale rimasto in memoria nella rete del Comune dalle mail ai messaggi, i documenti e lo scambio di informazioni.
Quando Santini lavorava per il Comune, in veste di membro dello staff dell’ex sindaco Matteo Ricci, aveva avuto in dotazione un computer portatile. Malgrado i solleciti da parte degli uffici a riconsegnarlo, dopo il termine del suo contratto, non lo aveva mai restituito. E poi a settembre ne aveva denunciato lo smarrimento. Il 26 settembre scorso Polizia e Finanza avevano perquisito l’abitazione di Santini nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria per concorso in corruzione in cui è indagato. In quell’occasione, però, non avevano potuto mettere le mani su quel pc per copiarne il contenuto. Durante quella perquisizione era stata fatta una copia forense di tutti gli altri dispositivi elettronici trovati in casa, compreso il telefono cellulare. Stessa cosa anche nell’abitazione di Stefano Esposto (indagato per corruzione insieme a Santini), presidente delle associazioni culturali Opera maestra e Stella Polare e di Loris Pascucci, funzionario del Comune indagato per falso.
Perquisizioni, copie forensi e sequestri anche nelle abitazioni e negli uffici di altre "persone informate sui fatti": Daniele Vimini, assessore alla Cultura e vicesindaco, l’ex capo di gabinetto del sindaco Ricci Franco Arceci, la funzionaria Silvia Melini e i dirigenti Eros Giraldi e Gianni Galdenzi. Resta da capire se, il numero degli indagati, nel frattempo sia aumentato rispetto ai tre inizialmente iscritti nel fascicolo. Questo perché potrebbero essere già emersi elementi di prova nei confronti di dipendenti pubblici o figure politiche che possono aver avuto un ruolo attivo e contrario alla legge nel favorire i contributi a pioggia a Opera Maestra e Stella Polare.
ro.da – a.m.