Pesaro, da Scavolini 50 nuovi assunti

Studenti del “Bramante-Genga” alla scoperta dell’azienda: «500 mansioni diverse»

Foto di gruppo per i giovani studenti in visita alla Scavolini

Foto di gruppo per i giovani studenti in visita alla Scavolini

Pesaro, 15 dicembre 2018 - «Scegli un lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche un giorno in tutta la tua vita». Gli studenti del Bramante Genga hanno trovato questa scritta a caratteri cubitali nel grande show room che la Scavolini ha allestito internamente nel suo stabilimento a Chiusa di Ginestreto.

«Mio zio Valter – ha detto loro Emanuela Scavolini – augura sempre ai nuovi assunti quello che è il miglior auspicio possibile per un giovane che inizia».

Quale? «Ragazzi, gli dice, spero che voi vi innamoriate di questo lavoro, perché vorrà dire che le ore che passerete qui dentro saranno ore belle». Del resto Emanuela Scavolini, per esperienza personale, sa che è così.

Da decenni, da molto prima che l’alternanza scuola lavoro divenisse materia obbligatoria a scuola, in Scavolini si fanno percorsi formativi che possano coprire la distanza tra l’immagine che i giovani hanno del lavoro e quello che questo sia realmente.

«Quando i giovani vengono da noi la prima cosa che li lascia stupiti è sapere che sono quasi 500 le mansioni diverse svolte in azienda». Proprio così.

«Vuoi che in un ventaglio del genere non ci sia la vocazione giusta?». Dice sorridente Scavolini, che ha ben chiara l’ansia di un genitore che deve aiutare il proprio figlio verso l’autonomia.

«Basta non avere preconcetti, mentre servono le basi giuste – sintetizza l’industriale –. Il direttore delle risorse umane seleziona continuamente persone che abbiano avuto un approccio con il settore tecnologico: noi abbiamo molti dipendenti che provengono dal “Genga”; io stessa ho studiato al “Bramante”. Quest’anno – conferma Scavolini – abbiamo assunto 50 nuovi dipendenti. Il 45 per cento a tempo indeterminato e 5 di questi hanno un diploma preso al “Bramante-Genga”».

Come costruire le basi? «Trovo molto azzeccato in un territorio come il nostro che il “Bramante-Genga” abbia proposto il percorso per l’operatore del legno. E’ una preparazione di base su cui poi si possono innestare i percorsi successivi». Anche perché con 500 mansioni diverse, viene da sé che gran parte delle competenze si acquisiscono anche frequentando corsi specializzati, post diploma come il biennio dell’Its realizzato in collaborazione con il Cosmob, ma soprattutto direttamente in azienda.