Raffaella Carrà, Scavolini: "Una donna bella e molto gentile: un grande dispiacere"

L’omaggio di Valter: "Il primo anno del nostro connubio fu veramente un trionfo. Con lei è poi rimasto sempre un ottimo rapporto"

Raffaella Carrà nella pubblicità Scavolini

Raffaella Carrà nella pubblicità Scavolini

Pesaro, 6 luglio 2021 - Valter Scavolini è in Sardegna in vacanza. E lì è stato raggiunto dalla notizia della morte di Raffaella Carrà. La diva del piccolo schermo diventata il primo testimonial dell’azienda di Montelabbate. Con lei è partito lo slogan "La cucina più amata dagli italiani".

"Una notizia che mi ha rattristato molto – dice Valter Scavolini – e sono veramente molto dispiaciuto. Non so se andrò al funerale, ma non credo. Comunque abbiamo subito mandato un messaggio di cordoglio ai familiari. Veramente una brutta notizia per me".

Come arriva l’idea di prendere la Carrà come testimonial?

"In un settimanale, in copertina, uscì una foto che rappresentava i personaggi più popolari d’Italia: il Papa, Sandro Pertini e quindi Raffaella Carrà. A quel punto ci siamo detti: proviamo a vedere se diventa il nostro testimonial. Ma eravamo scettici nel senso che non sapevamo se avrebbe accettato".

L’ha chiamata lei?

"No, ci hanno pensato i nostri pubblicitari da Milano. Noi nel 1984 eravamo la prima azienda di cucine per fatturato e lei la donna più famasa d’Italia. Ha accettato, una donna molto bella, gentilissima e quando è venuta a Pesaro ed è stata nostra ospite, direi che il clima è stato sempre molto bello. Una donna normale, mai avuto atteggiamenti da diva. Veramente un bel rapporto con lei".

Idea vincente?

"Certamente perché conduceva una trasmissione molto popolare e seguitissima e l’aver abbinato i nostri prodotti alla sua persona è stato un grande successo anche sotto il profilo dei fatturati che sono saliti di molto, specialmente il primo anno anche perché all’interno della sua trasmissione venivano inseriti gli spot della nostra azienda. Un grande successo. Una cosa, se ripensata oggi, direi irripetibile, anche perché ormai ci sono mille canali tv mentre allora guardavano tutti la trasmissione della Carrà".

Un rapporto durato tre anni...

"Sì. Durato tre anni che si è chiuso fra l’altro molto bene perché i contatti sono andati sempre avanti nel tempo anche se terminato il contratto con noi, naturalmente, le cose sono un po’ cambiate. Invitata in Sardegna in vacanza? No, mai, e onestamente non ci ho nemmeno mai pensato. Anche perché poi lei aveva i suoi impegni".

Non prese male il passaggio alla Cuccarini?

"In quell’anno la Cuccarini stava salendo perché era la spalla di una trasmissione serale con Pippo Baudo e stava diventando anche lei popolarissima. Comunque, detto questo, negli anni ci si sentiva con Raffaella Carrà anche per ragioni di lavoro perché per utilizzare i filmati e gli spot del suo periodo occorreva la sua autorizzazione".

Mai invitata alle feste che si facevano durante la mostra del mobile?

"No, anche perché nel periodo che è stata sotto contratto per noi, ancora quelle grandi feste aziendali non si facevano. Comunque no, anche se poi tutti i big di allora sono venuti alle convention, a partire da Gianni Morandi che è venuto due volte. L’unico che volevamo portare, ma non c’è stato nulla da fare, è stato Adriano Celentano che non andava alla kermesse aziendali. Gli altri, tutti".

Attimo di pausa, poi Valter Scavolini torna alla morte di Raffaella Carrà: "Una notizia che mi ha dato un grande dispiacere".

m.g.