"Sconto benzina? E’ una presa in giro". Ma intanto nei distributori c’è la fila

Il decreto del governo ha abbassato per 30 giorni i prezzi da 2,35 a massimo 1,77 euro al litro. I gestori: "Solo un contentino"

Daniele Luzi, gestore del distributore Tamoil, nell’Interquartieri

Daniele Luzi, gestore del distributore Tamoil, nell’Interquartieri

Pesaro, 23 marzo 2022 - Per rispondere al caro benzina, il Governo ha approvato un decreto, dalla durata di 30 giorni, che ha abbassato il prezzo della benzina da 2.35 euro a litro, fino ad una fascia compresa tra 1.73 e 1.77 euro a litro. Tuttavia i pareri, sia dei gestori dei distributori che degli stessi cittadini, non sono proprio positivi.

Daniele Luzi, del punto Tamoil sull’interquartieri (benzina a 1.77 euro al litro) evidenzia: "Il calo del prezzo è stato positivo, ma durerà fino al 30 aprile. Il problema andrebbe risolto alla radice, non è possibile pagare accise del 1935 e comunque, se vogliamo dirla tutta, anche a queste cifre il prezzo resta ancora altissimo. Lo Stato – prosegue Daniele – non dovrebbe proprio permettere questi aumenti e soprattutto farsi un esame di coscienza su tutto quello che ci fa pagare perché è inopportuno".

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Il vento del malcontento arriva anche al punto Esso in via Ponchielli (benzina a 1.75 euro al litro), ma per altri aspetti. A parlarne è Alessandro Bailetti, gestore del distributore in questione: "Lo Stato – osserva – ha abbassato i costi delle accise ma noi il carburante lo abbiamo pagato pagando anche quest’ultime. Chi ci ridarà questi 30 centesimi che ci hanno tolto? Dicono che ci sarà un contributo; noi lo speriamo, anche se come e quando ancora non si sa".

E’ invece "una speculazione fuori logica" secondo Simone Gennari, gestore di un distributore privato dal marchio Tamoil, in via Fratti, con la benzina a 1.73 euro al litro: "Prima – commenta – la benzina è aumentata di 70 centesimi per poi calarla di 30. Insomma, a conti fatti costa comunque più di prima".

Dello stesso parere sono anche i cittadini che si apprestano a fare benzina come Riccardo Deangelis, 60enne pesarese: "L’aumento è ingiustificato ancora ora. La diminuzione delle accise è giustissima, speriamo solo che non duri un mese e basta, altrimenti aumenterà anche tutto il resto". Il pensiero di Marco Morbidelli, 24enne di Pesaro, va invece ai camionisti: "Mi dispiace per loro – dice –. Io alla fine faccio casa-lavoro e lavoro-casa, per me il problema è relativo, sono loro le vere vittime di questo aumento". Quanto al decreto appena entrato in vigore "è una cavolata – taglia corto –. Non sono una persona che sparla e se non capisco non mi esprimo nemmeno, ma mi sento un po’ preso in giro. Tra 30 giorni finirà e tornerà tutto come prima, quindi, cos’è cambiato? Mi sembra il contentino della mamma quando stai male solo che tra 30 giorni forse starai anche peggio". Dunque il decreto non sembra essere visto di buon occhio da gestori e cittadini, scontenti soprattutto della sua breve durata, appena 30 giorni. Fermo restando che ieri, comunque, i distributori di benzina erano affollati e pieni di macchine.